Cronaca
”Quasi nove italiani su dieci a casa per il ponte”. I consumatori: ”Colpa del carovita”
ROMA, 30 mag. (Adnkronos) – L’88% degli italiani rimarra’ a casa per il ponte del 2 giugno. E’ quanto emerge da una indagine dell’Adoc. ”Solo il 12% degli italiani sfruttera’ i giorni di vacanza del ponte per mettersi in viaggio – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – tra i partenti, il 71% optera’ per una destinazione italiana, con prevalenza delle citta’ d’arte come Roma, Firenze e Venezia e i lidi turistici marittimi, maltempo permettendo. Il restante 29% preferira’ trascorrere le proprie vacanze all’estero, nelle tradizionali capitali europee come Londra, Parigi e Madrid, anche se c’e’ un numero sempre piu’ crescente di italiani che si dirige verso i Paesi dell’Est“.
Per quanto riguarda l’alloggio, “l’albergo e’ la soluzione preferita dal 32% dei viaggiatori. Sempre piu’ in ascesa gli agriturismi, con il 26% delle preferenze, i bed&breakfast, scelti dal 17% dei viaggiatori, e le terme o spa, meta del 13% dei partenti. I bed&breakfast rappresentano sempre di piu’ una soluzione economica per almeno 3 milioni di turisti in visita a Roma, soprattutto per i giovani tra i 20 e i 30 anni e per le famiglie che non possono permettersi altre e piu’ dispendiose strutture”. “Colpirli con la tassa di soggiorno sarebbe gravissimo.
Aggiungendo il contributo di soggiorno di un euro a persona a notte al prezzo medio di una notte in un B&B, che si attesta sui 35 euro, una famiglia di quattro persone potrebbe spendere in futuro, per un weekend, circa il 22% in piu’ di quanto spenderebbe oggi”, commenta Pileri, che aggiunge: sarebbe “un duro colpo non solo per i turisti con piu’ difficolta’ economiche ma anche per gli operatori del settore, che potrebbero subire un calo delle presenze di circa il 10%, con conseguente perdita complessiva di circa 3 milioni di euro all’anno per tutto il settore di Roma, che conta oltre 500 bed&breakfast.” Secondo l’Adoc, “il carovita e’ un fattore determinante nella rinuncia al viaggio. E la futura tassa di soggiorno per i turisti in visita a Roma potrebbe danneggiare ulteriormente il settore”. ”E’ un dato di fatto che il carovita non permetta di progettare viaggi, neanche nella formula del weekend – continua Pileri – il 69% dei partenti scegliera’ di passare fuori casa solo una notte, mentre solo il 5% trascorrera’ piu’ di tre notti fuori dalle mura domestiche. Non ci sorprende che gli italiani preferiscano la vacanza breve, dato che il carovita e la perdita del potere d’acquisto impongono la riduzione dei giorni a disposizione per le vacanze”.
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