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FERROVIE. INTOLLERABILE DISPARITA’ TRA NORD E SUD
Lo sottolinea il coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, che invita i politici nostrani a chiedere le dimissioni di Moretti e Matteoli.
Ancora una volta, in questi giorni, abbiamo assistito alle decise prese di posizione di tutte le forze politiche a difesa degli interessi degli abitanti della propria regione di appartenenza, cosa che, puntualmente, continua a non accadere al Sud, in particolare in Sicilia. È quanto evidenzia il coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, Giosuè Malaponti, in merito alla questione del trasporto ferroviario.
Il riferimento di Malaponti è a quanto successo in Toscana, ai disagi provocati dalla violenta ondata di maltempo e alle critiche mosse dalla classe politica di quella regione nei confronti di Trenitalia e del Ministero dei Trasporti. Se in Toscana ci si muove a protestare contro un’inefficienza pur sempre dovuta a eventi di carattere eccezionale, in Sicilia tutto questo non accade neppure se l’inefficienza si protrae da anni e in maniera quotidiana.
Le 21 ore di ritardo accumulate dal treno Intercity Torino-Milano-R. Calabria-Palermo, spiega Malaponti, sono, infatti, soltanto un esempio di quanto detto, considerato anche che il ritardo non è imputabile a nessun evento eccezionale, bensì “alla solita storia dei treni della speranza che dal nord devono arrivare sino al profondo sud”, spiega il coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, che aggiunge: “Profondo sud inteso per la qualità del materiale ferroviario impiegato, per le infrastrutture e per il servizio di trasporto pubblico universale”.
Mercoledì 29 Dicembre 2010
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