Spettacolo e Cultura
TEATRO. Carlo Barbera è primo a “Premio Martucci” di Bari
Era sicuramente giusto che un riconoscimento fosse corrisposto a Carlo Barbera, che dopo 30 anni di carriera, finalmente ottiene un Premio importante, il Martucci, come attore, ma non solo, perchè il monologo presentato è tratto dalla sua ultima opera: “Lo zio Leone”, che all’Auditorium Comunale di Nizza di Sicilia ha raccolto solo 120 paganti, ma ha riscosso ora un giusto riconoscimento.
Niente trucchi e niente raccomandazini, Carlo ha inviato un dvd con la registrazione del monologo; è stato ammesso tra i cinque finalisti attraverso il verdetto di una giuria tecnica; si è esibito sabato sera davanti ad un pubblico fatto di artisti e letterati; è stato votato e ha vinto.
E’ inutile aggiungere che tutto ciò da ancora una volta la dimostrazione che spesso abbiamo accanto alla porta di casa personaggi di certo spessore e nemmeno lo sappiamo. Del resto tale vittoria non sarà certo un fatto importante per l’economia mondiale, ma sarebbe opportuno cominciare a dare il giusto valore al nostro territorio, valorizzando tutte quelle forze che ne portano in giro le belle capacità.
A tutto ciò vanno aggiunte alcune considerazioni. Innanzitutto l’attore nizzardo si è esibito dopo un viaggio allucinante nella vergognosa Salerno – Reggio Calabria, che si apre sempre con un’altra vergogna: la Caronte, un tempo garanzia di rapidità ed efficienza, oggi scaduta molto più in basso della vecchia FS, attualmente Bluvia. Difatti ormai per raggiungere una meta oltre Stretto, in giusto orario, bisogna sempre partire con almeno due ore di anticipo sul tempo previsto. Ma questa è un’altra storia.
L’altra considerazione riguarda il fatto che Barbera è andato a disputare la sua finale in un gruppo di cinque persone, di cui l’unico non barese era lui. Ciò è garanzia di serietà dei giurati e di capacità di convincere da parte del nostro artista.
La gioia è stata immensa, soprattutto perchè arriva a coronamento di scelte difficili, particolarmente nel campo artistico, che hanno portato molto pubblico a disertare i suoi spettacoli, giudicati troppo impegnati. Ma forse essere impegnati è garanzia di portare avanti cose molto interessanti. E poi c’è da dire che Carlo Barbera non si è mai discostato totalmente dal suo genere, in cui si unisce ironia e comicità a dramma. E’ ovvio che un professionista, che fa teatro e lo vuole fare sul serio, non può pensare solo ed esclusivamente a garantire al pubblico una grassa risata, perchè alla fine potrebbe soltanto mettersi nudo sulla scena.
Nel frattempo, con una punta, una sola piccola punta di polemica, auguriamo al nostro Direttore Artistico una maggiore fortuna e che la stagione estiva riservi sempre più successi. Il resto, quelli che ci inseguono e ci guardano da lontano, nella speranza di vederci cadere, speriamo che possano ricevere tante splendide “frasche negli occhi” e procurarsi una magnifica infezione.
ALL’ATTORE CARLO BARBERA, VANNO LE FELICITAZIONI di FOGLIODISICILIA.IT
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