Storie di Sicilia
SCIGLIO (Roccalumera). TERRITORIO, STORIA, TRADIZIONI, CULTURA. (prima puntata)
IL TERRITORIO – Il territorio di Sciglio (nella foto), è in prevalenza moderatamente montuoso, nel senso che, la sua punta più elevata è pizzo Speria, che sfiora i 1000 mt, e più precisamente mt 936. Da questa altitudine il livello degrada abbastanza dolcemente fino a valle. Il rilievo è un poco più tormentato sul lato nord, con un dislivello più ripido di quanto non sia sul versante opposto: in pratica il vallone Bucolia all’interno, ed il torrente Sciglio nella parta mediana è inferiore: essi dividono questi due settori. In effetti il terreno degrada più dolcemente sul versante meridionale dai mt 431 di Pizzo Cucco ai mt 394 di Contrada Contrisa, ai mt 368 di Contrada Turco, ai mt 323 di contrada San Vito, ai mt 309 di Contrada Galluffi, e in fine scendere ai mt 102 di Sciglio. Il territorio ha diversi torrenti di scarso regime d’acqua, Bucolica, San Nicola e Sciglio, quest’ultimo è il maggiore per dimensione e per lunghezza.
L’AGRICOLTURA – L’economia della frazione Sciglio è basata principalmente sull’agricoltura . Le colture sono di diverso tipo e vanno dai fruttiferi, alle vite, all’ulivo, agli ortaggi ma in particolar modo l’agricoltura si basa sulla coltivazione degli agrumi e più precisamente del Limone e del verdello o limone d’estate. Il limone è una pianta a medio sviluppo il cui fusto raggiunge l’altezza di 3/5 mt. È una pianta rifiorente ed in Sicilia esiste una varietà che fiorisce ogni mese (limone lunario). A tale proposito il TASSO scrive. “Con Fiori eterni, eterno il frutto dura E mentre spunta l’un l’altro matura” La fiorita del limone e la sua fruttificazione si possono così sintetizzare:
Fioritura mese di |
Fruttificazione mese di |
Denominazione |
Marzo |
Settembre – Ottobre |
Marzano |
Aprile – Maggio |
da Settembre ad Aprile |
Primofiore |
Giugno – Luglio |
Aprile – Maggio |
Biancusa |
Settembre |
da Giugno ad Agosto |
Verdello |
Ottobre |
Settembre – Ottobre (anno successivo) |
Bastardo |
Nella nostra zona, è più precisamente nella vallata di Sciglio, con una pratica di forzatura alla pianta del Limone si ottiene un particolare tipo di limone dal colore verde, il verdello o “limone d’estate” in quanto unico limone nel periodo estivo che si trova sul mercato. Il verdello può essere “normale e naturale” e si ottengono dalla fioritura estivo autunnale. La loro produzione è scarsa. La produzione “artificiale dei verdelli” si ottiene invece con la pratica della Forzatura che consiste nel promuovere una fioritura abbondante e ritardata rispetto a quella normale. A tal riguardo si sospende la irrigazione (periodo di secca) nel periodo primaverile (2° settimana di giugno), la pianta denota un parziale avvizzimento perde i frutticini già allegati, e le foglie cominciano ad accartocciarsi. A questo punto si inizia ad irrigare la pianta con una quantità di acqua ridotta, seguono altre irrigazioni con intervalli di 10gg aumentando di volta in volta la quantità di acqua. Questo tipo di tecnica dovrebbe essere applicata ad anni alterni per garantire alla piante una vita media. La pianta riprende, cosi, la sua normale vegetazione, e nella prima quindicina di settembre fiorisce abbondantemente. Durante tale fase necessita sospendere l’irrigazione e si praticano delle zappatine e varie sarchiature. La pianta sottoposta a forzatura da una produzione molto ridotta rispetto a quello normale, circa un decimo,in compenso però, il reddito è altissimo perché i frutti arrivano sul mercato in piena estate, stagione in cui la richiesta è di gran lunga superiore alla disponibilità di prodotto.
FABBRICA DELL’ESSENZA – In Via S. Cosimo a Sciglio, proprio alle spalle della piazza del monumento dei caduti si regge imperterrito l’edificio dell’ex fabbrica dell’alcool di proprietà “Pirrone Nunzio”. La Fabbrica presenta due stanze una grande dove si effettuava la lavorazione ed una più piccola adibita a forno. Il momento di maggior produttività lo visse poco prima della prima guerra mondiale. Dalla trasformazione del limone si ottenevano i seguenti prodotti: essenza, cetrato e bucce di pastazzo.
Vi lavoravano 30 operai per lo più donne. La prima fase lavorativa veniva effettuata al di fuori della fabbrica, dove gli uomini effettuavano la raccolta dei limoni. Le donne appena arrivati i limoni in fabbrica li lavavano, li tagliavano a metà e con un arnese ricurvo “u cavaturi“ toglievano la polpa del limone. La buccia ottenuta si metteva dentro delle tinozze “ciuffini” piene di calce la quale serviva per farle indurire. Dopo qualche ora le bucce ormai dure venivano spremute con una spugna di mare in una seconda tinozza dove all’estremità vi era messa un’asta di legno con un’altra spugna appesa, da questa lavorazione si otteneva l’essenza del limone. Le bucce dopo averle spremute venivano ammucchiate assieme a della paglia spezzettata dalle quali si otteneva foraggio per animali, che veniva comprato dai pastori. Invece la parte interna del limone veniva spremuta in delle teglie assieme a delle sostanze che lo facevano indurire e veniva infornato. La tecnica per infornare era particolare infatti nelle pareti della stanza adibita a forno vi erano delle scaffalature in ferro, mentre al centro della stanza con delle pietre veniva fatto un cerchio dove si accendeva il fuoco e tramite una canna fumaria posta sopra il tetto veniva buttato fuori il fumo. Dal succo infornato si otteneva il cetrato che veniva tagliato, confezionato e portato ai rivenditori che lo mettevano in commercio.
La fabbrica venne chiusa poco prima della seconda guerra mondiale. Durante la guerra il proprietario trasformò la fabbrica in magazzino per la commercializzazione del limone, ma questa attività non dette gli stessi frutti di quella precedente e venne chiusa dopo qualche anno. Della fabbrica restano solo i ruderi.
• Il Verdicello (liquore tipico di Sciglio)
Ingredienti: 5 verdelli – ½ lt di alcool a 95° – ½ kg. di zucchero – ½ lt. di acqua. Preparazione: mettere la buccia sottilissima dei verdelli a macerare con l’alcool a 95°. Dopo una settimana preparare con acqua tiepida uno sciroppo di acqua e zucchero.Lasciare raffreddare e aggiungere l’alcool dopo averlo filtrato e separato dalle scorze.Il tutto metterlo ad amalgamare per un paio di giorni. Successivamente imbottigliare il verdicello.
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