Furci Siculo
COMUNE DI FURCI SICULO: APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ANNO 2010
COMUNE DI FURCI SICULO (Messina) – A seguito dell’approvazione del rendiconto della gestione per l’anno 2009, con delibera commissariale in sostituzione del Consiglio Comunale è stato approvato il bilancio di previsione per l’anno 2010. Si tratta di uno strumento di fondamentale importanza nella gestione economico-finanziaria dell’ente che consentirà di operare gli interventi essenziali programmati.
“Sono abbastanza soddisfatto” – sottolinea l’Assessore al Bilancio e alle Finanze Francesco Rigano – “perché oltre a garantire i servizi di primaria importanza quali la refezione scolastica, l’asilo nido, il trasporto alunni, l’acquisto dei libri di testo, la vigilanza spiagge, il ricovero di indigenti, l’affido di minori, il pagamento degli stipendi dei dipendenti, abbiamo iniziato quell’azione di risanamento che consentirà all’ente di respirare una boccata di ossigeno”.
“In tal senso” – continua l’Assessore Rigano – “oltre a prevedere la copertura di debiti fuori bilancio per circa 115.000,00 con fondi propri, abbiamo previsto di realizzare la somma di € 500.000,00 quali proventi delle alienazioni di immobili comunali (è stata già avviata infatti la dismissione di due lotti nella zona artigianale) che consentirà di coprire il disavanzo della gestione 2009 che ammonta a circa € 294.000,00, nonché a coprire altri debiti fuori bilancio per ulteriori € 200.000,00”.
“Abbiamo anche programmato” – sottolinea ancora Francesco Rigano – “qualche piccolo intervento di manutenzione che consentirà di recuperare la palestra polifunzionale, chiusa da qualche mese per problemi strutturali, nonché il campo di calcio che si fregia di far giocare la nostra squadra, recentemente promossa in prima categoria”.
Si dichiara soddisfatto anche il Sindaco Bruno Parisi che evidenzia come i primi due anni di sacrifici stanno dando qualche piccolo risultato. “Oggi siamo riusciti accanto all’ordinario a prevedere un minimo di programmazione”.
“Abbiamo previsto anche le indennità di funzione a cui sino ad oggi abbiamo rinunciato, perché riteniamo giusto” – conclude Parisi – “che coloro i quali quotidianamente si impegnano nell’interesse della collettività, non lesinando tempo e risorse proprie, abbiano un minimo ristoro che comunque viene impiegato per svolgere al meglio l’attività di amministratore”.
03 Luglio 2010
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