Il resto della Sicilia
CHIUSURA POLITICA DELL’ OSPEDALE DEL DISTRETTO DI GIARRE (CT)
Gent.ssima Redazione,
La contatto per segnalarvi un caso gravissimo legato alla sanità. Sono un abitante del distretto di Giarre (paese tra Catania e Taormina) e sono uno dei 120.000 utenti di tale bacino che verranno privati di una struttura ospedaliera importante come quella dell’Ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre. La riforma regionale sanitaria prevede il taglio agli sprechi, che tuttavia possiamo giustificare, e nello specifico prevede un unico accorpamento tra il distretto sanitario di Giarre e quello di Acireale (il primo polo medico, il secondo polo chirurgico). Parliamo di bacini, entrambi, molto grossi, quindi ciò prevedrebbe, secondi criteri di logica elementari, un’equa “spartizione” di reparti. La nostra protesta veemente nasce proprio dal fatto che non vi è nulla di equo: Giarre totalmente smantellata, reparti chiusi appositamente nei momenti festivi in modo da creare disservizi (vedi notte di San Silvestro) per tingere una parete o per cambiare le mattonelle, reparti promessi mai messi in funzione, ospedale depredato da qualunque reparto che lo possa far definire “ospedale”. Si sta riducendo a pronto soccorso con un solo medico e privo di altri elementi necessari. Questo addirittura è un rischio perché se si và al pronto soccorso per casi gravi e non possiamo ricevere aiuto avremo tempo prezioso, anzi VITALE. E’ stato promesso dalla Regione un potenziamento del pronto soccorso e invece continuano a sospendere reparti (radiologia per ultimo)! Per non parlare del punto nascite tolto a Giarre, da sempre il suo fiore all’occhiello, basandosi su dati falsati e su chiusure scientificamente artefatte del reparto.
La Regione c’ha privato di tale reparto con molta semplicità, mentre tuttora mantiene delle convenzioni con 8 cliniche private aventi il punto nascite, senza rianimazione!!! Acireale, mentre, và verso il potenziamento e la spiegazione da parte del direttore generale dell’Asp3 di Catania di questa polarità si riduce in un “Non si smantellare un ospedale”. Locuzione evidentemente valida però se si chiama Giarre. E con questa frase faccio capire quanto sia politica la matrice di questa diatriba. Ora invece vi do qualche nozione per farvi intendere come sia predisposto il territorio. Il distretto di Giarre, l’ultimo prima della provincia di Messina, conta di dieci comuni, 120mila abitanti, che in estate toccano i 200mila in quanto parliamo di una zona a forte vocazione turistica tra mare ed Etna (quindi gli incidenti “da pronto soccorso” raddoppiano). Andando dal distretto di Giarre verso Catania, passiamo per il distretto di Acireale che ha ad 8 chilometri (dieci minuti di strada) uno dei migliori ospedali della Sicilia, il Cannizzaro di Catania, oltre al fatto che il distretto di Acireale fa parte dell’area metropolitana di Catania, ricca di tantissime strutture ospedaliere eccelse. Invece Giarre, distante 10 chilometri da Acireale, nel proprio distretto ha diversi paesi (Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia) che distano da Acireale ben 60 km! E non di autostrada, ma di strade montane, essendo paesi ai piedi dell’Etna.
Come deve arrivarci un infartuato? Il senso della riforma è “STOP AGLI SPRECHI,STOP AI DOPPIONI DI REPARTO TRA OSPEDALI VICINI!”. Allora perché ad Acireale vengono assegnati gli stessi reparti che ha già un ospedale vicino ad 8 km? Perché, se bisogna per forza smantellare un ospedale, si smantella un intero versante jonico-etneo? La nostra non è una lotta campanilistica con Acireale, perché gli acesi stessi si rendono conto che, qualora il loro ospedale si dovesse “far carico” anche di noi 120mila unità del distretto di Giarre, la loro struttura ospedaliera tracollerà, si collasserà, si bloccherà!! Dal servizio si passa al disservizio! Il distretto di Giarre si sta muovendo, in modo unito e compatto, protestando ad oltranza in tal senso, tappezzando la città di lenzuola di protesta, coinvolgendo tutti gli strati sociali, dai sindacati alle scuole, dalle parrocchie alle associazioni. Abbiamo realizzato un visitatissimo blog appositamente che aggiorna continuamente sulla vicenda: http://www.facebook.com/l/7b9fa;www.salviamolospedaledigiarre.com Pertanto noi chiediamo il ripristino della pari dignità che spetta da cittadino in cittadino, prescindere da ogni gioco politico che possa creare una possibile disparità! La Costituzione non è per pochi, né per molti, ma per tutti. Come la sanità d’altronde, ma è chiaro che c’è sotto qualcosa di politico così incredibile che questo tipo di “sanità” non è quella auspicata per tutti, ma per pochi. Chiediamo il vostro aiuto perché non possiamo accettare di ricevere un’ingiustizia simile, non possiamo accettare che nessuno venga imputato per questa mossa scellerata, non possiamo accettare che un minimo incidente di percorso possa tramutarsi in morte solo perché c’erano 50 km da fare… Contattateci, è urgente.
• Andrea Torrisi 3408639915 (andreatorrisi@infinito.it)
• Massimiliano Raciti 3281087894 (magobaol_2@hotmail.com)
Non importa firmarmi con nome e cognome, ma come semplice cittadino titolare di diritti e doveri.
Indirizzi a cui inviare: • gabibbo@mediaset.it • emergenzaospedale@libero.it
E’ stato creato l’account per conoscenza (emergenzaospedale@libero.it) al fine di monitorare il numero degli invii che riusciremo a fare. manda l’e-mail da tutti i tuoi indirizzi email e fai girare il più possibile questa iniziativa!
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