Politica Provincia, Roccalumera
PARCO LETTERARIO SALVATORE QUASIMODO: “Cittadinanza Attiva Sicilia” incontra il popolo
Venerdì 16 aprile 2010 alle ore 16.00. CittadinanzAttiva, Coordinamento Provinciale – MESSINA. Parco letterario Salvatore Quasimodo – Roccalumera.
“I beni del demanio della Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione sono assegnati alla Regione eccetto quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere nazionale” Il Convegno è stato presieduto ed introdotto dal Dott. Giuseppe Pracanica Coordinatore Provinciale di CittadinanzAttiva, sono seguiti i saluti dell’ Avv. Carlo Mastroeni. I relatori: il Dott. Giuseppe Greco Segretario Regionale di Cittadinanza Attiva, il Prof. Andrea Romano Preside della Facoltà si Scienza Politiche dell’Università di Messina, l’On. Maurizio Ballistreri Docente della Facoltà di Economia dell’Università di Messina. Il Dibattito è stato coordinato dal Dott. Giovanni Frazzica Procuratore dei Cittadini-CittadinanzAttiva. Per le conclusioni è intervenuto il Prof. Mario Centorrino, Assessore Regionale alla P. I.
Illustri relatori sono intervenuti nei locali del Parco Letterario Salvatore Quasimodo, come avete potuto leggere sopra. In primis, il Dott. Giuseppe Pracanica, ha immantinente evidenziato come molti siciliani di fronte alla domanda: “cos’è lo Statuto siciliano” risponderebbero: “non ne ho idea”. E questo, secondo Pracanica è una grave lacuna per un popolo che può e deve recuperare il controlo sui beni pubblici che appartengono anche ad esso.
Il Prof. Maurizio Ballistreri, ha sfiorato l’argomento “tributi” ma chi conosce il problema sa di quale entità sia la gravità di questa discriminazione fiscale. Ha poi accennato di Banco di Sicilia, che come sappiamo è in via di accorpamento con il Gruppo Unicredit e quindi trasferita (come le altre del gruppo) al nord. Ingente la perdita di capitali per la Sicilia. E quì entra in ballo la strategia della Lega Nord che già detta le regole a tal proposito. Aggiunge infine Ballistreri il tema i conflitti di competenza fra Stato e Regione Sicilia. Su cosa? Beni demaniali, (Demanionecessario e Demanio accidentale). Ed infine eccolo toccare il tema clou del convegno: “l’Art. 32 dello Statuto siciliano che tratta il Demanio idrico, il quale sarebbe in predicato di passare allo Stato con conseguenze ben immaginabili. Nascerà un contenzioso presso la Corte Costituzionale?
NON DISINTERESSIAMOCI DELLA NOSTRA SICILIA
Il Dott. Giuseppe Pracanica, riprende la parola ed anticipa già il tema del prossimo convegno: “Fuori i Prefetti dall’Isola”. Infatti, Pracanica informa chi non lo sapesse fra i presenti, che in Valle d’Aosta a Trento ed a Bolzano non ci sono più i Prefetti e con essi il potere opprimente dello Stato. Fra le sue trasvolate storiche, enuncia che la legge sui petroli fu a suo tempo approvata in soli 16 minuti – dice – come hanno fatto non lo so. E poi, nel 1938 i 2/3 dei Comuni della Sicilia non aveva fogne….
Prende la parola il Prof. Andrea Romano (storico delle istituzioni), che entra ancora più approfonditamente sulla storia della Sicilia indipendentista del dopo guerra, parlando del M.I.S. (Movimento Indipendentista Siciliano), e di Uno Statuto che veniva approvato in tutta fretta addirittura prima che fosse promulgata la Costituzione, senza nemmeno sapere se quest’ultima avrebbe previsto le Regioni o meno. In quei frangenti storici, secondo Romano, i politici siciliani che avrebbero dovuto vegliare a che le norme dello Statuto venissero applicate per intero, si considerarono più che siciliani… dipendenti del partito.
E voglio fermarmi a qualche frase del Segretario Regionale di Cittadinanza attiva, Giuseppe Greco, il quale ha messo le mani avanti prevedendo alleanze con il mondo della cultura e non solo, ciò per ridare dignità (sarà lo slogan del movimento?) alla cittadinanza, i quali – a suo dire – devono essere partecipi alla gestione delle cose comuni (fra cui tanti beni immobili dismessi) attivandosi anche in azioni civiche e legali e promuovendo l’attività nelle università, sui media e in ogni dove fosse necessario.
16 Aprile 2010
Giovanni BonarRIGO
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