ROCCALUMERA. LA LETTERA A NINO FLERES? TANTO RUMORE… PER NULLA!

Gianni Miasi e Nino Fleres

ROCCALUMERA – Pubblicata di recente su Furcisiculo.net una mail di Santi Metauro (noto barista con sede attività in Roccalumera), la quale mail conteneva un quesito al quale – a quanto è dato sapere – non sono seguite risposte da nessuna delle parti. Codesto quesito era: “Caro Fleres, un paio di mesi fa la maggioranza consiliare ti ha inviato una lettera in cui ti chiedeva chiarimenti sulla tua posizione politica all’interno della maggioranza e del Consiglio comunale, qual’è la tua risposta? Voci di corridoio riferirebbero di un vespaio (l’ennesimo) sollevatosi il giorno dopo che una successiva mail con identico quesito, sarebbe apparsa sul sito della Gazzetta Jonica.

Altre voci comunicherebbero di indagini fatte da un delegato della minoranza, allo scopo di intercettare il contenuto della famosa lettera. Alla fine, nulla di più semplice, una fonte autorevole da noi stessi intercettata ci riferisce che, perintanto all’Avvocato Ettore Antonio Ugo detto Nino FLERES, (il cui slogan nell’ultima Campagna Elettorale fu: “essere sempre al servizio del popolo nella Onestà, legalità e trasparenza e giustizia sociale”), nessuno intimò nè intimerà di dimettersi da Vice Presidente del Consiglio nè da Consigliere se non per sua libera scelta, e che semmai la bonaria lettera intendeva chiarire il perchè delle sue continue assenze dalle riunioni del Gruppo a cui lui appartiene. Il resto sono solo speculazioni e pettegolezzi di nessuna rilevanza pratica.

In realtà, sebbene il popolo roccalumerese abbia ben altre impellenze che non queste tematiche politiche, in tanti si chiedono se questo illustre e onesto cittadino di nome Ettore Fleres, non si sia messo nella scomoda posizione di “doppio giochista”. Cosa che non gli varrebbe certamente quale palma di coerenza nè come membro della maggioranza, nè come effettivo simpatizzante della minoranza alla quale di fatto in molti dichiarano faccia di fatto parte attiva. Si dimetta, grida qualcuno in paese! Passi ufficialmente alla minoranza, dice qualcun altro! Di sicuro, una serena seduta di dialogo potrebbe porre fine a infinite e stupide speculazioni in favore di un solo tema: il bene della collettività.

Redazione