Politica Roccalumera
Roccalumera. La ”Tributi Italia” incassa per conto del Comune 700mila euro di tasse e scompare
ROCCALUMERA (Messina) – Fa discutere e parecchio la fregatura architettata dalla società per azioni ”Tributi Italia” in danno del Comune al quale ha rifilato un ”pacco” da 700 mila euro ricorrendo al semplice stratagemma di incassare le tasse dei contribuenti e tenerli per sé. Della Spa, incaricata della riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, diritti di affissioni e tributi come Tarsu, Ici, Acquedotto e Tosap, non si sa più nulla, così come dei tre impiegati dell’ufficio che aveva attivato a Roccalumera.
L’unica cosa certa rimane il ”buco” provocato al Comune che adesso, tenendo anche conto della non florida situazione di cassa, si trova in grave difficoltà perché, a quanto è dato sapere, contava di intascare i 700 mila euro dalla ”Tributi Italia”, tanto da inserirli nel bilancio di previsione. Qualcosa che non andava per il verso giusto nei rapporti ”Tributi Italia”-Comune lo aveva intuito il sindaco Gianni Miasi ma quando ci si è resi conto che i conti non quadravano ed è stata scoperta la truffa era ormai già tardi perché la ”Tributi Italia” aveva da qualche tempo tolto le tende non solo a Roccalumera ma anche in molti altri Comuni.
E adesso per Roccalumera si prospettano tempi difficili perché c’è da immaginare che la vicenda avrà delle ripercussioni sull’attività amministrativa. La ”Tributi Italia”, pare, che abbia fatto altre ”vittime” a danno di città del Nord Italia, racimolando con lo stesso sistema adottato a Roccalumera cifre milionarie. Recuperare i 700 mila euro non sarà cosa facile per il Comune di Roccalumera come insegnano vicene simili. L’unica strada da perseguire per il sindaco Miasi è quella di rivolgersi alla magistratura. Ma con quali risultati? A meno che la Spa decida spontaneamente di restituire la somma ma questa eventualità crediamo che appartenga al mondo delle favole.
13 Giugno 2010
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