Politica Roccalumera
Roccalumera. MIiasi ai suoi concittadini: “polemiche e menzogne quelle della minoranza”
Gentile Direttore, se non fosse per l’esigenza, che avverto in qualità di Sindaco, di tranquillizzare le centinaia di famiglie allarmate, e giustamente, per l’increscioso episodio verificatosi nella mensa scolastica il giorno 8 novembre u.s., sicuramente non risponderei alla mia minoranza consiliare che, tenta di fare credere, all’ignaro lettore che non conosce alcunché, che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale abbiano tentato di insabbiare il tutto.
Innanzitutto il fatto: nel primo piatto ( pasta e piselli) servito agli alunni della scuola media il giorno 8 novembre u.s. sono stati rinvenuti dei parassiti della pasta in bella vista.
Tale fatto, non ignoto alle mamme che quotidianamente preparano il pranzo ai propri cari e che, allorquando succede anche a loro, buttano la pasta nella spazzatura,è stato negligentemente trascurato dal personale della cucina.
Non voglio dire che l’abbiano fatto apposta ma sicuramente se avessero aperto attentamente gli occhi la pasta l’avrebbero buttata invece di darla ai ragazzi.
Immediatamente, non appena appresa la notizia, che mi ha fatto rizzare i capelli in testa, ho chiesto spiegazioni alle cuoche ed alla ditta la quale ultima, allarmata quanto me, ha immediatamente inviato alcuni piatti di pasta “ incriminata” al laboratorio di analisi della dott.ssa MACCAGNANO in Catania.
Per alcune ore, assieme alla dirigente scolastica, siamo rimasti indecisi sul da farsi: chiudere la mensa oppure attendere le notizie dal laboratorio di analisi.
Nel frattempo, per via telefonica ho contattato le autorità che ho potuto raggiungere e che erano, a quell’ora, raggiungibili, fino a quando, nella tarda serata è giunta la notizia che ci ha sollevato tutti dall’incubo: si trattava di parassiti che, per quanto ribrezzo potessero fare ( e lo facevano) non erano assolutamente dannosi per la salute né vi era bisogno di chiusura della mensa.
Il giorno successivo, con la calma che derivava dalla consapevolezza che, pur deprecabile, si era trattato di un fatto non nocivo, abbiamo allertato l’ufficiale sanitario, e ed approntato le comunicazioni per le autorità sanitarie.
Ripeto, affinché ciò sia chiaro, si è trattato di un episodio più che spiacevole ma non nessun pericolo igienico sanitario come del resto, nei giorni successivi, hanno confermato i NAS e l’ASP..
A quel punto la mia preoccupazione è stata quella di confrontarmi con i genitori per mettere la mia faccia ( anche se non c’entravo nulla) a loro disposizione e comunicare loro quello che era successo.
La riunione è stata convocata per giovedì 11 novembre alle ore 11,30 e la minoranza, immediatamente, ha minacciato ( solo questo sa fare) il ricorso alla stampa ed alla televisione perché la riunione andava convocata per il pomeriggio.
La ragione della convocazione della riunione dei genitori per la mattinata del giovedì era data unicamente dalla assenza, nel pomeriggio di tale giorno, della dirigente scolastica impegnata improrogabilmente altrove.
Per venire incontro alle esigenze dei genitori che non sarebbero potuti venire alla riunione di mattina ( e sono venuti quasi tutti) d’accordo con la dirigente, abbiamo convocato un’altra riunione per il pomeriggio di lunedì 15.11 alle ore 16.00.
E questo me lo chiamate nascondere le cose ?
E cosa c’era da nascondere?
Se c’è qualcuno che si dovrebbe nascondere non è certo l’amministrazione comunale né quella scolastica: abbiamo fatto il nostro dovere mettendoci, immediatamente, dalla parte dei genitori e non abbiamo nascosto nulla.
Infine bene ha fatto la maggioranza a bocciare la mozione della minoranza in quanto ciò che auspicava tale mozione era stato già fatto per tempo e bene. Il resto sono chiacchiere .
Cordiali saluti.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
19 Novembre 2010
IL COMMENTO di Foglio di Sicilia: (info@fogliodisicilia.it)
L’amore di un genitore verso i propri figli è qunto di più grande possa esistere. L’educazione ed i sani valori che padre e madre impartiscono loro, farà didi questi fanciulli la generazione del futuro.
Il compito della scuola è dunque quello di essere essa stessa famiglia ed educatrice. Infatti, qundo un genitore affida il proprio figlio per mezza giornata o più all’Istituto scolastico, mensa compresa si affida totalmente a queste e per ciò paga sonante denaro frutto di lavoro e sacrifici.
La salute del proprio figlioletto è il primo desiderio di un genitore, per questo motivo mai e poi mai egli vorrebbe venire a conoscenza di fatti che la possano mettere in dubbio.
I fatti di questi giorni, (la pasta coi piselli “alle larve”), hanno giustamente fatto scaldare gli animi. Vorremmo dire di essere superpartes e dichiarare di aver seguito in gran parte le fasi dell’effettivo e serio impegno del Sindaco Miasi di quant’altri al suo fianco perchè si facesse luce sella effettiva pericolosità o meno per la salute di tali parassiti così negligentemente ignorati dagli addetti alla cucina della mensa scolastica.
Il laboratorio delle anaslisi della Dottoressa Maccagnano ha detto che non vi erano pericoli per la salute dei ragazzi ma semmai che la cosa era incresciosa e faceva schifo a vedersi. I N.A.S. che sono Carabinieri (Nucleo Anti Sofisticazione), hanno passato a setaccio la cucina ed i locali della mensa e, non hanno richiesto la chiusura della Mensa, rilevando invece (se vogliamo), di “grave” solo una cosa: ” la cucina è troppo piccola per la quantità dei pasti che è chiamata a produrre giornalmente”.
Ben due riunioni nell’Aula Consiliare del Comune: (alla prima delle quali lo scrivente ha presenziato), gremite di genitori e… corredate di più organi di stampa e TV…
Nel successivo (e seguente a tutto quanto detto già sopra), punto all’O.d.G. in Consiglio (il 2° del 16 Novembre), si dibatteva ancora a lungo e ulteriori chiarificazioni venivano date dalla Prof. Rosetta Nicita e dal Sindaco stesso che leggeva la relazione del laboratorio di analisi a rigurdo dei parassiti della pasta. In sostanza, l’unica cosa da allertare, sarebbe dovuta essere: “che non accada mai più una cosa del genere, altrimenti operai e fornitori tutti a casa”. Macchè, cavalcando le residue paure di taluni, la minoranza trascina il “caso” sul piano del sospetto, divulgando il messaggio: “Miasi, appena saputa la cosa ha cercato di insabbiarla”.
Preoccupiamoci piuttosto di come ed in quanto tempo realizzare una cucina più grande, sapendo bene che se i pasti fossero cucinati altrove e non in quei locali adiacenti alle classi, magari, per il tragitto… ai bambini verrebbero inevitabilmente serviti freddi.
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