Cronaca
GHEDDAFI HA VIOLATO IL CESSATE IL FUOCO. L’ITALIA HA MESSO A DISPOSIZIONE SETTE BASI
La comunità internazionale è pronta ad attaccare la Libia dopo l’approvazione della risoluzione Onu. Ultimatum a Gheddafi che ha, di fatto, violato il cessate il fuoco proclamato ieri e sta bombardando Bengasi, roccaforte dei rivoltosi. E’ di almeno otto morti il bilancio dei bombardamenti delle forze di Gheddafi su Bengasi. Lo riferisce Al Jazeera. Un giornalista della Bbc presente a Bengasi ha riferito di aver visto in città carri armati del leader libico Gheddafi. La popolazione fugge dai quartieri occidentali, occupati anche dai carri armati del Raìs. Ci sono notizie di vittime. Da parte sua, il colonnello accusa i ribelli di violare il cessate il fuoco e le Nazioni Unite di “colonialismo sfacciato”. E intanto oggi a Parigi vertice tra Ue, Usa, Unione africana e Lega araba. L’attacco dell’Occidente potrebbe scattare subito dopo la conclusione del summit. Il ministro degli Esteri Franco Frattini e quello della Difesa Ignazio La Russa hanno fatto sapere che l’Italia ha messo a disposizione sette basi. Non è esclusa la partecipazione degli aerei italiani ad eventuali raid per “proteggere la popolazione” ha detto il responsabile della Farnesina. Ieri in Parlamento sì bipartisan alla mozione, ma Lega, Idv e Responsabili non hanno votato. “L’Italia sarà unita nella missione in Libia contro Gheddafi” ha detto Walter Veltroni.
Sabato 19 Marzo 2011
PIOGGIA DI MISSILI SULLA LIBIA
Brucia la Libia dopo l’attacco della comunità internazionale sferrato ieri pomeriggio (sabato 19 marzo). A conclusione del vertice di Parigi con Ue e Paesi arabi è scattata infatti l’operazione “Odissey Dawn“. Pioggia di missili americani, francesi e inglesi dal cielo e dal mare contro il regime di Gheddafi. Il Pentagono ha annunciato: “Lanciati 110 cruise”…
BOMBE SU TRIPOLI, COLPITO IL BUNKER DEL RAIS
(Lunedì 21 Marzo 2011) Libia sotto il fuoco della coalizione nel terzo giorno dell’operazione militare “Odissey dawn“. La notte scorsa è continuata la pioggia di bombe e missili Usa, francesi e britannici anche sulla capitale libica Tripoli. Colpito anche il bunker di Gheddafi. Il Pentagono, però, ha fatto sapere che il colonnello, al momento, “non è nella lista degli obiettivi”. E ieri sera sono entrati in azione anche sei Tornado italiani con il compito di “soppressione delle difese aeree”. Lo Stato Maggiore della Difesa ha fatto sapere che i caccia Ecr “hanno portato a termine la loro missione di soppressione delle difese aeree presenti sul territorio libico”. Rimane invece avvolta nel mistero la sorte del rimorchiatore italiano Asso 22, sequestrato nel porto di Tripoli da uomini armati che hanno costretto l’equipaggio, composto anche da italiani, a mettersi in navigazione verso nord e poi a rientrare verso la capitale. Il governo diviso sull’intervento, la Lega: No al neo-colonialismo, si voti in Parlamento. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha detto che “il rischio di ritorsioni è messo in conto. Non è ancora chiaro se le intenzioni di un cessate il fuoco in Libia, annunciato ieri dal regime di Gheddafi, siano serie. L’intervento in Libia era inevitabile – ha continuato La russa – un’astensione dell’Italia sarebbe stata un voto contro l’Onu ma ci sarà un passaggio in Parlamento. l’Italia avrebbe fatto volentieri a meno di questo conflitto: ci eravamo guadagnati una posizione d’influenza nell’area, è chiaro che lo sconvolgimento di equilibri ci fa fare un passo indietro, siamo su una via stretta”.
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