Cronaca
LIBIA. RIENTRANO GLI ITALANI. GHEDDAFI: “NON SONO FUGGITO”
‘Un aereo C130 dell’Aeronautica Militare e’ pronto a partire dall’Italia per rimpatriare un centinaio di connazionali che si trovano a Bengasi’.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando con i giornalisti ad Abu Dhabi, dove si trova in visita ufficiale. Il velivolo militare dovrebbe decollare in mattinata dall’Italia, ma non e’ stato reso noto ancora da quale aeroporto. Il rimpatrio dei connazionali dovrebbe avvenire subito dopo,il tempo necessario per l’imbarco.
Intanto, Muammar Gheddafi ha fatto un’apparizione lampo – appena 22 secondi – la notte scorsa sulla tv libica, la prima a una settimana dallo scoppio della rivolta contro il suo regime, per annunciare di persona di trovarsi a Tripoli e non in Venezuela, e confutare quelle che ha definito “malevole insinuazioni” dei media occidentali. Il leader libico ha così voluto smentire le voci secondo cui si era rifugiato in Venezuela “Vado ad incontrare i giovani nella piazza Verde- ha detto- per dimostrare che sono a Tripoli: non credete a quelle televisioni che dipendono da cani randagi”. Le immagini diffuse dalla tv libica mostravano il colonnello Gheddafi con un mantello e un ombrello in mano mentre saliva a bordo di un fuoristrada nella sua residenza-caserma di Bab Al Azizia.
Ma con il colonnello in patria o no, la violenta repressione prosegue a Tripoli: circa 300 i morti di ieri dopo il bombardamento aereo sulla folla di manifestanti. Uno dei figli di Gheddafi ha ordinato una commissione d’inchiesta sulle violenze, capeggiata da un giudice libico e con partecipazioni libiche e straniere per i diritti umani.
A Palazzo Chigi vertice tra il premier e i ministri dell’Interno, degli Esteri, della Difesa e dello Sviluppo economico su crisi libica e immigrazione. Riunione anche del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Martedì 22 Febbraio 2011
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