Cronaca
LIBIA. SARA’ LA SICILIA A FARSI CARICO DI UN ESODO “BIBLICO”?
La situazione in Libia, col passare delle ore, diventa sempre più critica. Molti fuggono dal paese d’origine e cercano rifugio in luoghi sicuri. Tanti ritengono che in Africa la situazione socio-politica sia al collasso e pensano di sbarcare in Italia. Il posto più vicino è la Sicilia, dove potrebbero riversarsi in migliaia, come un esodo biblico.
Ma non si tratterebbe di semplici immigrati. Sono poveri disperati che sfuggono alla crudele vendetta di un dittatore che non vuole lasciare le redini di un paese ricco, che tiene la popolazione in estrema miseria. Si profila, quindi, un evento di proporzioni immense.
Al ministro degli Interni ne sono coscienti e la visita di Berlusconi nell’ex base Nato in Sicilia, dimostra come si stia approntando un vero e proprio piano d’emergenza. Il sindaco di Lampedusa ha lanciato un vero e proprio allarme vivibilità ed ha pensato di emettere un’ordinanza che vieta la libera circolazione sull’isola per motivi “igienico-sanitari”. Adesso anche Raffaele Lombardo è preoccupato per quel che potrebbe accadere in futuro.
Il Governatore siciliano, considerata la politica nazionale che ogni giorno regala delle vere “chicche” a favore del Nord e contro il Sud, mette le mani avanti e lancia un appello affinchè, nel caso si verificasse questo “esodo biblico”, a farsi carico dell’accoglienza di coloro che fuggono dalla Libia, non sia soltanto la Sicilia, ma l’intero paese. “E’ bene -ha detto Lombardo- che tutte le regioni si facciano carico di un problema. Se, come pare, dovessimo veramente affrontare questo esodo biblico non possiamo fare fronte con una sola regione o con le regioni del Sud. E’ logico ed e’ giusto, quindi, -ha proseguito il Governatore- con la presenza dei presidenti della Regione e la nostra si riunisca il Consiglio dei ministri per decidere cosa fare”.
Una richiesta esplicita per affrontare, tutti insieme, (visto che si festeggiano in pompa magna i 150 anni dell’unità d’Italia) il problema. Nei prossimi giorni sapremo se il presidente Berlusconi riunirà in Consiglio dei ministri con tutti i presidenti delle varie Regioni, per stabilire il da farsi. Da Palazzo Grazioli, quindi, si attendono segnali che, potrebbero non arrivare mai. “Se parte l’evento non lo si ferma più – ha concluso Raffaele Lombardo-. E siccome il fenomeno è prevedibile che accada, sarebbe grave che ce ne stiamo ad aspettare quello che deve capitare. Ecco perchè ritengo che bisogna intervenire direttamente da quelle parti”.
27 Febbraio 2011
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