Cronaca
LUDOVICO CORRAO. I FUNERALI AVRANNO LUOGO GIOVEDI’ MATTINA NELLA CHIESA MADRE DI GIBELLINA
GIBELLINA (TRAPANI) – Si svolgeranno giovedi’ alle 10 nella Chiesa madre di Gibellina i funerali di Ludovico Corrao, ex parlamentare regionale e nazionale del Pci, sindaco per oltre vent’anni del comune belicino, ucciso dal suo badante Saiful Islam domenica scorsa. La cerimonia funebre sara’ officiata dal vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero.
L’autopsia eseguita oggi sul corpo dell’ex senatore ha sostanzialmente confermato quanto dichiarato dal badante in carcere a Marsala per omicidio volontario. Gli esami hanno confermato che il presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina e’ stato sgozzato.
Dai quotidiani dei giorni scorsi, era emerso come il giovane badante di Corrao, a servizio dall’ex senatore da circa due anni, il giorno della tragedia, dopo averlo aiutato a farsi il bagno, gli avesse inferto un colpo in testa con una statuetta, dopodichè sarebbe tornato per sgozzarlo e tagliargli le vene dei polsi. Autodenunciatosi dai carabinieri, il badante non forniva motivazioni sul gesto da esso stesso compiuto. L’ipotesi più accreditata è… che quest’ultimo temesse il licenziamento.
10 Agosto 2011
SCOMPARSA DI LUDOVICO CORRAO. DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE ARTISTICO FILIPPO AMOROSO
“La replica di Phatos, la tragedia delle Troiane con Kemp, programmata a Gibellina giorno 9, resta a disposizione della Fondazione Orestiadi”
“Lo spettacolo di Kemp, che Corrao, in uno slancio di generoso entusiasmo aveva appena accolto, viene messo a disposizione della Fondazione Orestiadi. Il Circuito Epicarmo, se andrà in scena, lo farà non per dare continuità alla tourneè programmata, ma come tributo e manifestazione di lutto». E così il direttore artistico ricorda il grande siciliano scomparso: «L’altro ieri gli dicevo di aver letto il suo nome in un libro di diritto per l’università di Cambridge che lo indicava come l’ inventore del Milazismus, la formula politica che spacca il centro e governa con gli estremi.
La sua genialità politica trovò campo nella decisione di spostare, dopo il terremoto, l’abitato di Gibellina in terreni serviti dalle comunicazioni. Una geniale intuizione contestata, fondamento della nascita di Gibellina come città d’arte. Anche in età senile, continuò ad aprire la Sicilia alle relazioni con popoli e culture affini al suo sviluppo. La perdita di quest’uomo, nonostante l’avanzata età, chiude prospettive di sviluppo culturale che chissà se altri saranno in grado di raccogliere e proseguire”.
08 Agosto 2011
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