News Brevi
AGRICOLTURA, il Limone Interdonato al Macfrut di Cesena 2011
MESSINA – In Sicilia, gli agrumi fanno squadra. Per la prima volta insieme, riuniti sotto un unico ‘marchio ombrello regionale’, quello del distretto produttivo Agrumi di Sicilia (Ads), cinque Consorzi di tutela Dop e Igp (Limone Interdonato della costa jonica messinese e Limone di Siracusa, Mandarino ‘Tardivo di Ciaculli’, in attesa di riconoscimento, Arancia rossa di Sicilia e Arancia bionda di Ribera), parteciperanno al Macfrut di Cesena 2011, la maggiore rassegna ortofrutticola del Mediterraneo, in programma nella citta’ romagnola da domani al 7 ottobre (Padiglione A, stand 83) per presentare una innovativa e inedita strategia di distribuzione nei Mercati Ortofrutticoli delle produzioni siciliane di eccellenza Dop, Igp e biologiche.
05 Ottobre 2011
Un limone da mangiare come una mela
Attilio Interdonato racconta il Limone Interdonato IGP
FreshPlaza Italia si è recata in visita presso le realtà agrumicole siciliane aderenti al progetto collettivo “I colori degli agrumi di Sicilia”
Tra le sfumature di questo sodalizio, c’è anche quella del Limone Interdonato, una produzione tipica della costa jonica messinese, protetta dal marchio nazionale di Indicazione Geografica Protetta (IGP) e in attesa del riconoscimento dello stesso anche a livello europeo.
La storia del Limone Interdonato affonda le proprie radici alla fine dell’800, quando il colonnello Giovanni Interdonato realizzò, tra il 1875 e il 1880 un ibrido tra un limone e un cedro, unendo in senso longitudinale due semigemme delle due varietà ed eseguendo circa 200 innesti su piante di melangolo (arancio amaro).
Attilio Interdonato (nella foto qui sopra), discendente dell’originario creatore della varietà, ricopre oggi la carica di presidente del Consorzio di Tutela del Limone Interdonato, fondato nel 2002 a Nizza di Sicilia (ME).
Attilio è direttamente impegnato nella titanica opera di recupero di molti ettari di limoneti, fino a qualche anno fa lasciati in stato di abbandono: “Il Limone Interdonato ha un potenziale di mille ettari – spiega Attilio – ma soltanto 300-400 si trovano in un discreto stato produttivo e, di questi, circa 150 hanno aderito al Consorzio. Tra i nostri 60-70 soci produttori, 20 saranno in grado di produrre limone biologico per la stagione commerciale 2009/10, mentre altri 25 sono impegnati nelle pratiche di riconversione al bio”.
Il limone Interdonato, anche noto alle generazioni più vecchie come “limone fino” o “speciale”, si caratterizza per precocità, maturando già a settembre per raggiungere il suo massimo sviluppo nei mesi di novembre e dicembre. La stagione dura fino a gennaio/febbraio al massimo.
Nel pieno della maturazione, l’Interdonato si presta al consumo fresco integrale, buccia compresa, essendo questa molto dolce e piacevole. Ricoperto di zucchero e lasciato macerare una notte in frigorifero, il limone Interdonato si trasforma in un dolce eccezionale.
“Uno degli impieghi che potrebbero valorizzare questo prodotto – suggerisce Attilio – è quello della quarta gamma. Si potrebbero infatti inserire delle fettine di Interdonato all’interno di insalate miste già pronte al consumo. Anzi, colgo l’occasione di questa intervista con FreshPlaza per comunicare al mercato che sono a disposizione di chiunque desiderasse avviare una collaborazione in questo senso”.
La stagione 2007/08, connotata da una forte scarsità di limoni, ha costituito per l’Interdonato una grande opportunità di rilancio. “Il mercato ci ha riscoperti – spiega Attilio – e anche i prezzi ottenuti quest’anno sono stati soddisfacenti. Il lavoro che ci aspetta è ancora molto duro, soprattutto per ragioni legate alla conformazione del nostro territorio produttivo, fatto di ripide colline coltivate a terrazzamenti, e al fatto che è sempre più difficile attrarre i giovani verso la professione del produttore. Il mio sogno è quello di restaurare la vecchia casa di campagna dei miei avi e creare un centro didattico per l’agricoltura”.
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