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MESSINA. Al grido di “Viva Maria”, si è rinnovata la tradizione della Vara
All’importante manifestazione, nonostante le precarie condizioni di salute, era presente anche il sindaco Buzzanca.
Erano tantissimi ieri, provenienti dalla Sicilia, Calabria e Puglia ad assistere alla festa messinese per eccellenza. La Vara, la grande “machina” votiva è partita puntualmente alle ore 19 da piazza Castronovo, come avviene dal 1535, al commovente grido di “Viva Maria”. Erano un migliaio circa i tiratori a piedi nudi, vestiti di bianco, che hanno trascinato l’enorme carro dal peso di circa 8 tonnellate.
Dopo qualche polemica, che ha visto scendere in campo anche il presidente dell’ordine dei giornalisti siciliani, per evitare che venisse negato il diritto all’informazione, la “machina” festiva raffigurante l’Assunzione al Cielo della Vergine Maria, ha preso il via con i tradizionali spari, giochi pirotecnici ed il lancio dei bigliettini da 10 cannoni.
Dopo una sosta davanti al palazzo del Governo, per una preghiera in corrispondenza della Madonnina della Lettera e la consegna di una targa al Prefetto, la Vara è ripartita per poi fermarsi in piazza Unione Europea. Da qui la corsa fino alla via Primo Settembre dove è avvenuta la classica “virata”, anche quest’anno riuscita alla perfezione. Il grande carro votivo è giunto, quindi a piazza Duomo, dove l’Arcivescovo Metropolita di Messina Mons. Calogero La Piana ha impartito la solenne benedizione.
La Vara e’ un monumentale carro rinascimentale di forma piramidale, alto circa 14 metri, dal peso di circa 8 tonnellate, che viene fatto slittare su dei pattini d’acciaio sull’asfalto bagnato.
16 Agosto 2011
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