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MESSINA. Il Comune è responsabile del fallimento dell’Atm
Lo sostiene Gioveni: esempio è il pasticcio commesso da Palazzo Zanca nel revocare la delibera di acquisto di 31 autobus usati.
Il Consigliere Udc della Terza Circoscrizione Libero Gioveni non ha dubbi: l’Amministrazione comunale è pienamente responsabile dell’affossamento dell’Atm, mettendo in atto scelte politiche scellerate ed irresponsabili, come la revoca della delibera di giunta n. 908 del 12 dicembre 2008. Allora l’Amministrazione aveva deciso di acquistare 31 autobus usati.
I mezzi sarebbero dovuti essere acquistati da una ditta del Comune di Olgiate Comasco (CO) per il potenziamento dell’ autoparco, a seguito della quale erano stati impegnati poco più di 500.000 euro. Una decisione accolta con gioia da tutti, considerata la cronica carenza di autobus in città che tuttora sta facendo disperare studenti, anziani e massaie perché limitati nella loro mobilità dai villaggi al centro e viceversa. L’eventuale incremento di mezzi avrebbe chiaramente aumentato il numero di chilometri percorsi giornalmente dagli autobus che, come è noto, avrebbero conseguentemente portato dalla Regione i relativi corrispettivi monetari.
Ma, Palazzo Zanca subito dopo applica una politica autolesionista: il 26 luglio scorso la giunta ha revocato la delibera n. 908, stabilendo di impiegare quelle somme per l’acquisto di pezzi di ricambio da utilizzare per la riparazione dei bus in officina. “Ebbene, esattamente a 2 mesi– dichiara Gioveni- il risultato multiplo è praticante catastrofico. Non vi è più nessun nuovo autobus in circolazione, anzi risultano sempre meno, con l’esasperazione degli studenti e dei loro genitori che devono “riorganizzarsi” la vita per accompagnarli a scuola. Gli autobus in riparazione hanno fatto ormai dimora fissa in officina; La minore circolazione di autobus ha diminuito il chilometraggio dei mezzi e quindi anche i contributi regionali (è stato addirittura stimato dal Collegio dei Revisori dei Conti un ammanco di circa 4 milioni di euro che sarebbero giunti dalla Regione se fossero arrivati i 31 bus). Inoltre se ciò non bastasse, Palazzo Zanca sta già pagando le spese legali per il naturale contenzioso sorto con la ditta lombarda che quindi dovrà probabilmente risarcire a seguito di questa rinuncia. Insomma, al peggio non c’è mai fine.
27 Settembre 2011
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