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RACCOLTA DI FIRME PER IL REFERENDUM ANTI “PORCELLUM”: C’E’ TEMPO FINO AL 25 SETTEMBRE
MESSINA – Il Presidente del Consiglio Comunale Previti, chiede a Buzzanca che si possa effettuare la raccolta firme anche presso le Circoscrizioni.
Una raccolta firme di estrema rilevanza sta passando decisamente inosservata, pochi ne conoscono l’esistenza e chi ne è a conoscenza non sa né dove, né quando sottoscriverla. È quella per ottenere l’indizione di un referendum la cui importanza per la nostra democrazia non è molto inferiore ai quesiti che sono passati il 12 e il 13 giugno scorsi.
Si tratta del referendum per l’abolizione dell’attuale sistema elettorale, che, come sappiamo, non permette più al cittadino di votare il candidato prescelto a sedere al Parlamento, ma delega questa facoltà ai capi dei partiti che alle elezioni politiche ottengono seggi. Dopo l’accorato appello del sindaco di Roccalumera, pubblicato sul nostro giornale nei giorni scorsi, in cui chiedeva a tutti gli Italiani di recarsi nelle sedi dei propri Comuni per sottoscrivere la raccolta firme, adesso è il Presidente del Consiglio Comunale di Messina, Giuseppe Previti, a evidenziare l’importanza della raccolta.
Con una nota trasmessa al sindaco Buzzanca, il Presidente Previti è infatti intervenuto sull’importanza del facilitare le operazioni di raccolta firme, ribadendo che “al fine di agevolare i cittadini che desiderano sottoscrivere il referendum abrogativo dell’attuale sistema elettorale – Legge 21 dicembre 2005, n. 270, modifiche alle norme per l’elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, come modificata dal Decreto Legge 8 marzo 2006, n. 75, convertito in legge 21 marzo 2006, n. 121 – definita come “legge porcellum”- sarebbe opportuno che, oltre all’attuale ufficio elettorale, si potesse sottoscrivere la richiesta anche presso le sedi delle circoscrizioni, posto che la raccolta firme – da parte dei promotori – si concluderà entro il prossimo 25 settembre”.
Un’iniziativa a cui il Presidente del Consiglio Comunale di Messina tiene parecchio, anche perché “decentrare” le operazioni di raccolta firme significherebbe agevolare, e non poco, la volontà di quei cittadini che, per un motivo o per un altro, non possono recarsi a Palazzo Zanca in quelle poche ore in cui è possibile sottoscrivere la raccolta, ma vogliono dare un contributo fondamentale per l’istituzione di questo importante referendum abrogativo.
07 Settembre 2011
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