Politica
CHIUSURA SCALO TRAPANI: TRANCHIDA, DANNI INCALCOLABILI PER SICILIA
PALERMO – “La Sicilia, in quanto testa di ponte avanzata per i raid aerei sulla Libia e come punto di approdo di flussi di migranti e profughi ormai incontrollabili, sta gia’ pagando un prezzo altissimo per gli effetti delle operazioni militari. Prendo atto delle dichiarazioni del ministro Brambilla, ma i suoi impegni sono soltanto un punto di partenza in attesa di atti concreti che sostengano gli operatori turistici lampedusani e trapanesi. Il governo siciliano ha gia’ disposto un intervento straordinario per Lampedusa di 800 mila euro e parallelamente, per lenire gli effetti deleteri sul turismo di Lampedusa, sono allo studio una serie di altri interventi. Lo dice l’assessore al Turismo della Regione siciliana, Daniele Tranchida che aggiunge: “I danni per l’economia turistica siciliana, alla vigilia dell’apertura della stagione estiva, che in Sicilia coincide con le prossime feste pasquali, potrebbero essere incalcola bili. A Lampedusa le presenze e le prenotazioni sono a picco, e la stagione estiva pare compromessa; a Trapani, l’aeroporto di Birgi, che nei mesi scorsi aveva registrato un boom degli arrivi, e’ chiuso ai voli civili, mi auguro ancora per breve tempo, con gravi ripercussioni sull’economia turistica e con ulteriori disagi sullo scalo aereo palermitano di Punta Raisi.
Tutto il lavoro di promozione, – aggiunge l’assessore – fatto in questi mesi dalla Regione Siciliana, rischia di essere vanificato, e la Sicilia potrebbe essere l’unica a pagare un prezzo altissimo per lo stato di guerra in atto, con un contraccolpo terribile sulla sua economia turistica. Mi auguro – conclude Tranchida – che la situazione si normalizzi quanto prima, nel rispetto dei diritti umani e della sovranita’ degli stati coinvolti nelle operazioni belliche, per tornare al piu’ presto a uno spirito di collaborazione e di cooperazione tra le opposte sponde del Mediterraneo”.
Giovedì 24 Marzo 2011
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