Politica
CONTROREPLICA DI MIASI ALLA C.G.I.L.: “Leggete il libro MAMMUT, ci troverete la vostra storia”
LA C.G.I.L.: OVVERO IL FANTASMA DI UN PASSATO GLORIOSO
La stizzita replica dei rappresentanti provinciali della C.G.I.L. riguardo alla questione “ A.T.O.4” non mi meraviglia più di tanto. Si tratta, a mio avviso, del tentativo di difesa di un mondo nel quale, forse, nemmeno loro credono più. Non ho da emulare né Brunetta né Sacconi né tanto meno prendere le loro difese: lo sanno fare loro da sé.
Fino a quando il P.D., di cui la C.G.I.L. è parte organica, non riuscirà a venire fuori dall’odio viscerale verso i socialisti (anche se non abbiamo più un partito le mie idee sempre quelle sono) e smetterla di scomunicare quanti la pensano diversamente da loro – socialisti e non – Berlusconi avrà vita facile e vincerà ancora.
Vorrei comprendere se Brunetta ha sempre torto quando afferma che la burocrazia ed il pubblico impiego, così come sono oggi, rischiano di trasformarsi in un palla al piede della società o se Sacconi ha torto quando tenta di indicare al sindacato italiano una strada diversa da quella sinora battuta che è quella, in particolare della C.G.I.L., di dire no a tutto.
Io non debbo né voglio né ho l’autorità di moralizzare alcunché: ho semplicemente posto alcune questioni che, pazientemente, ripeto e sintetizzo:
1. il sistema degli A.T.O. sta portando gli enti locali al dissesto: è giusto che i Sindaci si pongano tale problema?
2. è giusto che, come Sindaco, tenti di tutelare le tasche dei miei cittadini?
3. è giusto che il Comune non paghi i servizi che l’ATO non ha reso?
4. è giusto che, di fronte di tale sfascio, un Sindaco tenti di correre ai ripari e si organizzi per proprio conto?
I rappresentanti provinciali della C.G.I.L. da questo orecchio sono sordi: la loro unica preoccupazione è quella di fare pagare il mio Comune, costi quel che costi: anche il fallimento.
Per loro tranquillità posso dire che il Comune di Roccalumera ha un contenzioso con l’A.T.O. molto importante; fino ad adesso il Giudice che tratta la causa non ha ritenuto di concedere la provvisoria esecuzione, malgrado l’A.T.O. l’abbia richiesta più volte: ciò mi induce a pensare che abbiamo fatto bene a resistere in sede giudiziaria.
Certo la C.G.I.L. sarebbe ben contenta se, ad esempio, le somme che Roccalumera ha in contestazione con l’A.T.O. potessero servire a pagare la quattordicesima agli operatori ecologici.
Cosa c’entrano, poi, le pratiche comunicative Berlusconiane con l’A.T.O.? Non vi accorgete che più parlate di Berlusconi e più la gente comune si infastidisce e prova un moto di solidarietà verso di lui? Io non voto di certo Berlusconi ma state pur certi che non voterei mai i vostri danti causa finché vi consentiranno di essere così settari ed intolleranti.
Ho detto e ripetuto che i soli servizi che Roccalumera vuole che l’A.T.O. svolga sono la raccolta ed il conferimento in discarica dei rifiuti ordinari e di quelli ingombranti. Al resto penseremo noi.
Come al solito, su tale argomento la C.G.I.L. tace.
Comunque, mi guardo bene dall’intaccare la purezza ideologica della C.G.I.L.: sono solamente loro a poter dare patenti di democrazia a chi credono loro: chi dissente o è berlusconiano oppure è socialista o comunque è un impuro.
Io penso che la società (e me ne dispiace) vi abbia già archiviati come un arnese – così come siete oggi – inattuale e non già perché oggi non si senta il bisogno di un sindacato, tutt’altro, ma perché voi ed il vostro modo di fare appartengono al trapassato remoto.
Vi potrei suggerire, senza offesa, di leggere un bel libro di Antonio Pennacchi dal titolo “MAMMUT”.
Ci trovereste la vostra storia.
Cordialità.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
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