Politica
L’ FP CGIL REPLICA AL SINDACO DI ROCCALUMERA: “Miasi farebbe bene a saldare i debiti con l’ATO 4”
LA FP CGIL replica alle dichiarazioni rese dal Sindaco di Roccalumera. L’avv. Miasi emula i suoi ex compagni di partito: Brunetta e Sacconi. Crocè e Pino: campagna denigratoria che tende a scaricare sulle spalle dei lavoratori tutto il peso del fallimento della politica.
Il Sindaco di Roccalumera, emula i suoi ex compagni di partito Brunetta e Sacconi e scarica sulle spalle dei lavoratori tutto il peso del fallimento della politica. Questo è il commento di Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL e di Carmelo Pino segretario del settore.
La frenetica attività moralizzatrice e di denuncia dell’avv. Miasi – dichiara Clara Crocè – non ci convince, sia per la tempistica che per i metodi utilizzati.
Il Sindaco di Roccalumera, ha scelto di aderire all’ATO 4 – mentre avrebbe potuto seguire l’esempio del Sindaco di Furci Siculo che invece ha preferito continuare a gestire il servizio direttamente con i propri mezzi e dipendenti, – condividendo così le scelte politiche dell’ex governatore della Sicilia sulla gestione degli ATO. Scelte che hanno comportato anche nella nostra provincia ripercussioni pesanti nella gestione dei rifiuti, gravi danni all’ambiente ma soprattutto alle tasche dei cittadini e sulle condizioni di lavoro delle maestranze. La CGIL ha contestato l’istituzione dei 27 ATO in Sicilia, un sistema che ha comportato solo debiti gestionali per strutture burocratiche prive di qualsiasi utilità effettiva e fonte di gestioni clientelari. Presidenti, consigli di Amministrazioni costosissimi.
“In questi anni, non abbiamo sentito (chiediamo venia se ci siamo distratti) alcun dissenso – sostiene Clara Crocè – da parte del sindaco di Roccalumera quando si è accomodato nelle poltrone nell’ATO 4 nella qualità di componente dell’assemblea dei soci. Il Sindaco di Roccalumera, non è il datore di lavoro delle maestranze -sostengono Crocè e Pino- eventuali disservizi devono essere segnalati all’ATO 4. La società potrà avvalersi delle norme definite dal Contratto Nazionale di Lavoro, per sanzionare eventuali fannulloni”.
Stigmatizziamo comportamenti castigatori che ledono la dignità dei lavoratori o affermazioni qualunquiste tendenti a creare confusione e che mettono lavoratori contro altri lavoratori, i disoccupati contro i lavoratori. Queste sono pratiche comunicative mutuate dal governo nazionale per nascondere l’incapacità politica di governare”.
“Adesso che gli ATO sono posti in liquidazione, piuttosto che elevarsi al ruolo di sceriffo in caccia di fannulloni, il Sindaco farebbe bene a saldare i debiti con l’ATO 4 -concludono Crocè e Pino- ciò comporterebbe dei vantaggi nella qualità dei servizi, nei confronti dei cittadini di Roccalumera ma soprattutto quei comuni che pagano regolarmente i servizi all’ATO e che non possono avere dei servizi di qualità anche a causa di quei Sindaci che non pagano.
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