Politica
MIASI SULLA FRANA DI S. ALESSIO: “O aprono a tutti, oppure impediremo che vi passi il Giro d’Italia”
Gentile Direttore, oggi, assieme agli altri Sindaci del comprensorio, agli assessori ed ai consiglieri provinciali del collegio, ci siamo recati a S. Alessio per renderci conto di persona della gravità del danno provocato dalla frana che interrompe la S.S. 114 sui tornanti di S. Alessio.
Lo scenario che ho visto assieme agli altri è desolante: S. Alessio, e con essa tutta la parte sud della riviera jonica sono isolate da Letojanni, Taormina, Giardini.
Lo stesso avviene per chi da Giardini, Letojanni, Taormina, intende recarsi dalle nostre parti, per gli studenti che frequentano gli istituti superiori di Giardini e Taormina, per i cittadini, molti dei quali anziani ed invalidi, che devono sottoporsi ad accertamenti presso il poliambulatorio di S. Alessio, per non parlare della drammatica caduta del livello degli affari degli esercizi commerciali, bar, ristoranti, alberghi , negozi etc.
E’ siamo ancora a maggio: tra un mese comincerà la stagione estiva, ci sarà più movimento da e per Taormina, i turisti ed i vacanzieri si scoraggeranno dall’affrontare percorsi più lunghi e non verranno.
Per non parlare degli interventi del 118 per i cittadini di S. Alessio, di S. Teresa o dei paesi collinari: l’ambulanza dovrà recarsi a Roccalumera, imboccare l’autostrada e, finalmente, giungere in ospedale con un perdita di tempo che, in taluni casi, può rivelarsi fatale.
La risposta, ad oggi, degli enti preposti ( Anas, protezione civile etc.) è deludente: stiamo studiando, vedremo, non possiamo attivare le somme urgenze, ci vuole tempo.
Nel frattempo il malato, che è il nostro territorio e le sua attività di tutti i generi, che già non versano in situazione florida, creperanno e chi se ne frega.
La classe politica nazionale e regionale,a parte le lodevoli eccezioni degli onorevoli Briguglio e Currenti che sono intervenuti presso i governi nazionale e regionale,, dorme sogni beati, anzi non gliene importa proprio nulla: con questo sistema elettorale non hanno da rendere conto al cittadino che li elegge ma solamente al proprio padrone che è quello che li mette e li toglie dalla lista, a seconda della fedeltà, e che li fa eleggere deputati oppure no.
Da questo punto di vista non mi attendo nulla se non la buona volontà di qualche parlamentare che ancora conserva la dignità del proprio ruolo.
E allora noi sindaci rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare con le azioni concrete.
Il 15 maggio , in occasione del passaggio della tappa del giro di Italia da S. Alessio, le la strada non verrà riaperta per tutti, a partire dai cittadini normali, di serie B che utilizziamo la strada per i loro affari, si mettano in testa che neanche il giro potrà passare.
Non venga qualcuno a dirmi che un Sindaco queste cose non le deve pensare e tanto meno dire: i cittadini mi hanno eletto per difendere le loro ragioni: e queste sono più che buone ragioni: nessuno può essere trattato come uno schiavo o come un paria: si si passa si passa tutti e per sempre altrimenti il giro passerà da altra strada, magari via mare ma non da noi.
Non vedo perché la sicurezza non valga per i ciclisti e per la carovana del giro d’Italia e debba valere per me e per gli altri cittadini: rivendico a me stesso come cittadino il diritto di essere trattato come gli altri: la tappa del giro d’Italia non vale di più di un pensionato, o di uno studente o di un cittadino o di un turista che deve recarsi al di qua o al di la del capo.
Tutti i sindaci sono d’accordo siamo pronti a metterci lungo la strada assieme ai cittadini e a manifestare la nostra protesta.
Se poi lo Stato mostrerà la faccia feroce, questo solo ultimamente sa fare, portandoci in prigione con le nostre fasce tricolori, vuol dire che avrà arrestato se stesso, anzi di più, noi sindaci siamo i rappresentanti del popolo più a diretto contatto con i cittadini e, dunque, quelli che abbiamo maggiore rappresentatività.
Oggi è il 30 aprile: se si vuole il tempo c’è, anche per interventi di una certa consistenza quale sono quelli per eliminare la frana.
Se ci verrà risposto che il tempo non basta, proporremo di aprire, almeno, una corsia a senso unico, in attesa del completamento: ma si tolgano dalla testa di umiliarci facendo transitare il giro d’Italia e, subito dopo, chiudere la strada per i cittadini pecoroni.
Io sono Sindaco di Roccalumera ma cittadino di tutto il territorio: i problemi di S. Alessio, o di Mandanici o di Scaletta etc, sono, anche, i miei problemi e per essi lotterò fino in fondo.
Tutti, dal Presidente delle Repubblica al cittadino più umile, abbiamo gli stessi diritti ed il diritto di essere trattati allo stesso modo.
Così mi ha insegnato la democrazia e così credo e crederò tanto finchè avrò rappresentanza e quando sarò cittadino semplice.
Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
30 Aprile 2011
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