Spettacolo e Cultura
TEATRO CANZONE. La Bottega degli Attori conquista il pubblico toscano
Quando si va a fare spettacoli fuori dalla propria regione e lontani dal nostro dialetto, ma si recita proprio in quel dialetto, sono tanti i dubbi che ti affliggono, ma devi affrontare il pubblico e devi convincere gli organizzatori.
Quando poi tutto questo lo fai nell’ambito di un festival di teatro di strada, allora devi avere veramente le palle, perchè non c‘è il pubblico che ti segue in teatro e aspetta; niente spettatori della piazza accomodati nelle poltroncine del comune, ma un pubblico fatto di gente si sposta da una postazione all’altra e si ferma soltanto se sei in grado di trattenerla.
Così, quando siamo arrivati a Castelfiorentino per partecipare ad “Incanti e Banchi”, eravamo carichi, pronti ad aggredire la Toscana, ma impauriti dal fatto che la gente non ci conosceva e non capiva la nostra lingua. Tutto ciò è svanito quando abbiamo cominciato con la prima esibizione, venerdì sera, e poi la seconda, avendo appurato che la gente ci voleva bene. Il sabato è stato poi un trionfo di pubblico e di consensi.
“Abbiamo brutte esperienze coi cantastorie siciliani” ci aveva detto Alessandro, uno degli organizzatori, attribuendoci una enorme responsabilità: dimostrare che i cantastorie siciliani non sono pallosi e rompiscatole. Ce l’abbiamo fatta con il nostro “Ti cuntu ti cantu”, così La Bottega degli Attori ha ancora una volta salvato la faccia. E anche se i nizzardi non ci premiano con la loro presenza nei nostri spettacoli, noi l’abbiamo detto più volte che veniamo da un piccolo paese, adagiato sul mare, che si chiama Nizza di Sicilia, incastonato però in una stupenda riviera, fatta di comuni bellissimi, che ci inorgogliscono. Insomma abbiamo fatto il nostro dovere artistico e turistico. E ora ci vediamo a Modica sabato 28 maggio per una nuova avventura.
23 Maggio 2011
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