Spiritualità
RICORDANDO LE PAROLE DI PADRE PEDITTO: UNA PREGHIERA “ISPIRATA” CHE CONTINUA
Era il 25 febbraio del 2007 quando, durante una giornata di Ritiro di Preghiera padre Peditto fece uno dei suoi consueti discorsi ai fedeli. Di seguito, potete leggere la parte relativa alla Preghiera ispirata. Proseguiamo quindi nel “rivivere” meditando le sue parole: “Oggi, ci soffermiamo su una preghiera che non “fabbrichiamo” noi, una preghiera, che, seppur pronunziata dalle nostre labbra, è dettata da Dio stesso”.
LA PREGHIERA ISPIRATA
“La preghiera ispirata come la preghiera in lingue è un carisma che il Signore può dare a tutti i suoi figli. E quelli che hanno specialmente la preghiera in lingue, possono testimoniare in forma che è meravigliosa, che effetto fa dentro di noi la preghiera in lingue. Non sappiamo quello che diciamo al Signore, è proprio un affidamento, può darsi che il Signore ci sta facendo dire “fa che io ti manifesti altre testimonianze per Te fino al mattino”. Vedete che il Signore si interessa anche di piccole cose.
“Cominciare a liberarsi dicendo qualche parola, perchè tutti dobbiamo arrivare alla preghiera ispirata, no? Io tante volte vedo che, la preghiera c’è l’hanno solo quelle poche persone ma buona parte dei fratelli e delle sorelle non l’hanno.
PRIMO PUNTO: liberarsi dalla paura di quello che dicono gli altri.
Quando inizia la preghiera ispirata, se non viene si tace, non bisogna preoccuparsi, il Signore può darsi che la dà ad un altro. Praticamente, la Profezia, la Preghiera ispirata, la Preghiera in lingue, sono tutte parole di sapienza che il Signore dà. E se Lui le vuole spezzettare, che male c’è? E guardate che nel piccolo … del San Filippo Neri capita spesso. Sono tre le sorelle che devono pigliare l’Effusione, spesso capita che una preghiera cè l’hanno un pochino ciascuno. Una comincia… Pe chè allora si capisce che non siamo noi che preghiamo, è il Signore che prega con le nostre labbra e ci fa dire quello che vuole. Lavora dentro di noi. Perchè quando il Signore dice: “il Paradiso in parte della nostra lingua” deve anche usare il nostro cervello. No? Tutto il sistema nervoso. E poi, il Signore non è che opera solo nella lingua, Lui cerca di operarare in tutto il nostro essere. No?
Quindi, ora dicevo, per chi non cè l’ha (la preghiera ispirata), prima dire anche qualche cretinaggine qualsiasi, senza preoccuparsi. Se qualche fratello o qualche sorella trova da ridire, peggio per lui, peggio per lei, no? Dire qualsiasi cosa, anche “Grazie Signore” o anche “Non so dire niente”, quello che volete… per togliersi la paura degli altri, questa la cosa essenziale. Poi, l’altra liberazione che bisogna fare è di mettere il segno che noi siamo disposti a dire qualsiasi cosa, anche se a noi non sembra… Certo per far si, per far parlare il Signore, perchè non sempre il Signore ci fa dire quello che a noi piace dire. E allora, cosa si fa? Si cerca di continuare l’argomento della preghiera precedente. Questo esercizio, può diventare un esercizio molto fruttuoso, perchè, mentre quel povero fratello o quella povera sorellina, si sta affaticando a costruire una preghiera che continui quella del fratello, della sorella che l’ha preceduto, che cosa succede? un altro fratello un’altra sorella spunta con la preghiera, e allora questo poveretto cosadeve fare? deve lasciare quella preghiera che aveva fabbricato con tanta fatica, e fabbricare quella preghiera che continui l’ultima preghiera. E se poi capita ancora un’altra cosa, allora deve lasciare la seconda per preparare la terza. Cioè, un esercizio di liberazione da sè stessi. No? In modo da permettere al Signore che Lui operi. Poi, verrà un bel giorno che la preghiera verrà all’improvviso.
Come o quando un fratello sta pregando viene da pregare ma non abbiamo le parole, e allora cosa si fa? Si incomincia in qualsiasi maniera, le paole verranno. Oppure, si hanno due tre parole ma non si sa come si deve continuare. Cioè, vedete che questo è anche un atto di Fede. Cioè uno si affida a Dio e non a sè stesso. E quindi, ci sono quelle tre parole ma poi come continuo? Dunque incomincio, poi il Signore quello mi farà dire. E vi accorgerete che, con vostra meraviglia, che la lingua si muove tranquillamente senza bisogno di noi. Fa tutto da sè.
25 Luglio 2011
Redazione
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