Spiritualità
SANT’ONOFRIO ANACORETA. CULTO E STORIA DI UN SANTO ONORATO A CASALVECCHIO SICULO
Cogliendo l’occasione della ricorrenza della festa religiosa in onore di Sant’Onofrio che, proprio la prossima domenica si terra nel paesello collinare di Casalvecchio, sito nella Valle d’Agrò, voglio offrire alcune “pillole” di storia e tradizione sul paese, sul santo e sull’evento in se.
Casalvecchio Siculo (Messina) – Vari furono i nomi attribuitigli nei secoli dalle tante dominazioni, fra cui: greca, normanna, bizantina. “Palachorion – Casale Vetus – Casalvecchio” Inerpicato a metà del Monte S. Elia, a 400 mt. dal livello del mare, Casalvecchio Siculo, sorge a circa 30 Km. da Messina, 20 da Taormina e 6 dalla costa jonica.
A Casalvecchio, sopravvivono orgogliosamente ancora oggi, varie tradizioni Religiose, ma anche laiche e ludiche. La manifestazione Cristiana più importante di Casalvecchio, la Festa in onore di S. Onofrio Anacoreta, rappresenta la punta di diamanteche della fede non solo dei paesani e si rinnova ogni anno la seconda domenica di Settembre. Bellissima la chiesa in cui è venerato il Santo. Al suo interno, le pareti e vetrate furono meravigliosamente decorate dal noto pittore Tore Calabrò, (modellatore della Madonna del porto di Messina). Bellissimo il soffitto ligneo a cassettoni, (già nel lontano 1925, dichiarato dalla Regia Sopraintendenza all’Arte Medievale: “Opera pregevolissima”). Cplendente e di ottima fattura, il simulacro in argento che rappresenta il Santo a figura intera. In realtà, sono due le statue ad egli dedicate, una in legno, (a mezzo busto, del ‘500), posta in alto sopra l’altare maggiore, l’altra, (realizzata dallo scultore messinese Giuseppe Aricò, e risalente al 1745), la quale ha una sua storia particolare e commovente.
INIZIO DEL CULTO DEL SANTO EREMITA
“Il culto di S. Onofrio in Casalvecchio (come raccontava l’Arciprete Don Mario D’Amico nell’opuscolo”Vita di S. Onofrio Re ed eremita”), è senza dubbio molto antico anche se non si può indicare con esattezza quando esso abbia avuto origine; tuttavia si hanno indicazioni più che sufficienti per ritenere che esso rimonta al tempo in cui si stabilirono in questa zona i Monaci Basiliani. Già sin dal VI sec. d. Cr. questi religiosi, venendo in Sicilia dal vicino oriente, vi fondarono vari conventi, che subito diventarono veri cenacoli di preghiera e centri di attività religiosa molto frequentati”.
VITA DI S. ONOFRIO
La vita di S. Onofrio, (come racconta ancora nel suo opuscolo Padre D’Amico), che comunemente si tramanda risulta dall’accostamento e successiva fusione di due redazioni: la prima, fondamentale, di derivazione greca, si deve al monaco Pafunzio (nome di origine copta Pa-fnunti = mio Dio); la seconda invece proviene da fonte occidentale latina ed integra la prima con notizie riguardanti l’origine e la fanciullezza di Onofrio. Della prima redazione si hanno anche traduzioni in copto, armeno e arabo”.
“Come asserisce Simone Metafraste, S. Onofrio è “nativo di Persia e discendente da Re Persiani”. La Persia, una delle più grandi Monarchie dell’antichità “si vide, ai suoi piedi prostrati, tributari di più corone, i Reggi più potenti e per lungo tempo diè… leggi e divieti”. Convertita al Cristianesimo, non solo popolò il cielo di un gran numero di Santi Confessori e Vergini, ma anche di gloriosissimi martiri, fra i quali gli invitti campioni Abdone e Sennero, nobili atleti Mario e Marta, coniugi, e i loro due figlioli, che nel cielo della Chiesa mirabilmente risplendono come tante stelle luminose. Da questo regno così glorioso trasse i natali il nostro Anacoreta nel sec. III.
-> Redazione.
06 Settembre 2011
La Festa di Sant’Onofrio a Casalvecchio
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