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FORMULA UNO. GP DI SPAGNA: E’ ANCORA VETTEL-TRIONFO
Montmelò, 4655 m / 66 giri. Quinto GP 2011. In patria di Fernando Alonso, la “Rossa” di Maranello portava un sacco di novità, fra cui un’alla posteriore (che superava le misure convensionali) che se anche “alla lettera” poteva essere accettata, veniva ugualmente rifiutata dal delegato FIA.
L’anno scorso, lo stesso Alonso (arrivando secondo sotto la bandiera a scacchi), piazzandosi fra le due Red Bull, consolidava la sua posizione in Classifica piloti al secondo posto, a soli tre punti da… Jenson Button e davanti all’attuale leader Sebastian Vettel. Sempre l’anno scorso, la Ferrari, dopo Montmelò era seconda nel Costruttori a soli tre punti dalla McLaren.
Un’illusione che dura meno di 20 giri, quelli con una Ferrari nuovamente al comando di un Gp e, in apparenza, davvero competitiva; poi il sogno si infrange e finisce nel solito modo, anzi, peggio, col Cavallino addirittura doppiato e nuovamente relegato ai margini della lotta.
Al Montmelò, si parte con le Red Bull davanti, ma in pole c’è Webber; la ‘Rossa’ è terza, con Alonso, che al semaforo verde esalta il pubblico di casa (lui che, in realtà, a Barcellona ha vinto una volta sola), dribbla letteralmente il campione del mondo, poi vede uno spiraglio all’interno dell’australiano, vi si infila, e passa al comando la prima curva. Sembra l’inizio di una grande giornata per la Ferrari, reduce dal primo podio di stagione, in Turchia e i primi dieci giri tengono in vita le speranze del popolo del Cavallino; dopo il primo pit, però, si comincia a capire che il pacchetto Red Bull è comunque più performante; tutti ancora con le soft, tranne Heidfeld, che non ha fatto le qualifiche e parte ultimo con le dure Lotus; Vettel e Webber sabato hanno risparmiato un treno di gomme, si avvicinano all’asturiano, la seconda sosta fa il resto, il box iridato fa meglio di quello italiano, e Vettel è davanti, con Alonso secondo ma tallonato da Hamilton, in rimonta dopo una partenza senza squilli.
Ed inizia il calvario: l’inglese spinge e quando si ferma è davanti a Fernando, dopo metà gara il gap aumenta, i primi due fanno un’altra corsa, stesso clichet con Button ai danni del ferrarista, che scivola quarto, poi quinto, con le dure, in un Gp dalla strategia a quattro soste quasi per tutti; proprio con le dure la Ferrari dà il peggio di sé, Vettel salva 6 decimi su Hamilton, centra la quarta vittoria in cinque gare, il settimo podio di fila, il quattordicesimo successo in carriera, ed ha tre quarti di ‘Mondiale’ in tasca, ma la superiorità della Red Bull sulla McLaren in gara non è netta come in prova; sul podio anche Button, partito male ma accorto in corsa, quarto Webber, Alonso chiude quinto, ma solo dopo aver subito l’onta del doppiaggio, poi le due Mercedes, con Schumi discreto al via ed anonimo in gara, ma per una volta davanti a Rosberg, chiudono i primi dieci Heidfeld, Perez e Kobayashi. E Massa? Naviga, o meglio galleggia, dove è partito, poi incappa in un testacoda che lo limita definitivamente, a sei giri dalla fine infila una via di fuga col cambio bloccato, tutto da dimenticare, come sempre, e lui non ha nemmeno avuto l’inutile fiammata di Alonso.
I PRIMI DIECI AL TRAGUARDO
1 Sebastian Vettel GER Red Bull Racing 1:39:03.301
2 Lewis Hamilton GB McLaren 0:00.630
3 Jenson Button GB McLaren 0:35.697
4 Mark Webber AUS Red Bull Racing 0:47.966
5 Fernando Alonso SPA Ferrari Ritirato
6 Michael Schumacher GER Mercedes 1 giro
7 Nico Rosberg GER Mercedes 1 giro
8 Nick Heidfeld GER Lotus Renault 1 giro
9 Sergio Perez MEX Sauber F1 Team 1 giro
10 Kamui Kobayashi GIA Sauber F1 Team 1 giro
I PRIMI DIECI DELLA CLASSIFICA PILOTI
1 Sebastian Vettel Red Bull Racing 118
2 Lewis Hamilton McLaren 77
3 Mark Webber Red Bull Racing 67
4 jenson button McLaren 61
5 fernando alonso Ferrari 51
6 nico rosberg Mercedes 26
7 nick heidfeld Lotus Renault 25
8 felipe massa Ferrari 24
9 vitaly petrov Lotus Renault 21
10 michael schumacher Mercedes 14
Redazione
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