Motori, Sport
UNA DOMENICA NEL RELAX DEL PAESAGGIO. 4°RADUNO “TROFEO SALVATORE QUASIMODO”
Subito incontriamo l’amico Gaetano Carpone, il quale è raggiante nella nostra foto accanto alla sua “rossa” Autobianchi A112 Abarth 70 HP, la quale non dimostra affatto gli oltre trent’anni di vita vissuta. Luccicante la carrozzeria, intatti gli interni.
MITICA: Arrivano in tanti. Ecco una verde Fiat 500 Balilla (995 c.c.) addirittura del 1934, una Lancia Appia II serie, una Fiat-Abarth 595 e una “696 essesse”, ambedue bianche, ambedue con il cofano motore aperto tramite un distanziale, la seconda con il propulsore dipinto di rosso a vista. Sul fianco della chiesetta da poco reataurata, la postazione di regia con Giuseppe e ragazze, intenti a registrare i partecipanti. Fa caldo e il giallo ombrellone li ripara dai cocenti raggi del sole ormai estivo, mentre tanti fanno colazione di lì a pochi metri.
Ci accoglie calorosamente come sempre, Giuseppe, subito ordina che ci venga consegnato lo sticker per la stampa. Ancora fra i partecipanti incontriamo amici che ci fanno vedere pacchi interi di foto in cui ripercorrono momenti trascorsi in Inghilterra piuttosto che in Italia ma sempre fra motori, gare e musei storici. Incontriamo il coetaneo Salvatore Spadaro, anche lui ha una “rossa” da mostrare, un’Alfa Romeo Spider 1600 a carburatori, – ho preferito i carburatori all’iniezione lettronica, precisa – anche lui vuole posare con il figlioletto accanto alla propria rombante vettura. Toh, c’è una Vespa Piaggio 150 del 1959, bianca, perfetta con i pneumatici cinti anch’essi di bianco.
Ecco due Ferrari 208 GTS, rosse ovviamente. Ci ferma il proprietario di una Vokswagen Golf GTI del 1979, (la prima serie di una magica vettura disegnata dal grande Giorgetto Giugiaro), il proprietario ci precisa che è a quattro marce e non a cinque “come ne uscirono dopo“. Non possiamo non fermarci di fronte ad un piccolo capolavoro di tuning, una Fiat 500 ampiamente elaborata sia di motore (anche questo a vista) che di carrozzeria che negli interni. Il proprietario non solo ci apre la portiera ma toglie il volante (MOMO) a scatto come le F1, per farci apprezzare la strumentazione da auto da corsa.
Il selettore del cambio è a settori come le Ferrari di una volta, i sedili sono a guscio, il pomello del cambio ed i pedali sono racing in alluminio. Sul frontale, ampi fori per un radiatore aggiunto e prese Naca sulle fiancate. Lo ringraziamo e prodeguiamo il nostro giro.
Fra le tante: due Fiat 124 Abarth Spider, una BMW M3 del 1992, un’Alfa Romeo GT 1300 Junior, una Fiat 850 (843 c.c.) Coupè del 1965 con la targhetta ASI, (dotazione non unica per la verità), un’Alfa Romeo Giulia T (come quelle che usavano all’epoca i Carabinieri). Magnifica (ancora rossa) la X19, a motore centrale, vera leccornia per collezionisti. La Lancia Fulvia HF e per finire… ma ce ne sarebbero da raccontare… un “Dune Vugg Momo” un buggy del 1974. Fra qualche minuto si parte, in cima alla fila, proprio sotto il cartello PARTENZA, c’è la nuovissima Cinquecento (nera) del Club Pantera Rosa. Pronti… via!
29 Maggio 2011
Domenica 29 Maggio 2011 Oltre cinquanta tra le più belle auto d’epoca e moto, si sono date appuntamento a Rocchenere (ME) per il 4° Raduno organizzato in modo eccellente dal Club Pantera Rosa. L’appuntamento di fronte la piccola Chiesa di S. Francesco di Paola di Rocchenere, per l’occasione aperta e gradita agli ospiti, i quali dopo una breve visita hanno consumato nello spazio antistante una ricca colazione.
Starter alle ore 10,00 in punto. Prima macchina a partire la Balilla guidata da Nunzio Donsì, pilota del luogo e vincitore della seconda edizione. A seguire, a distanza da un minuto l’una dall’altra in un suggestivo panorama di limoneti tutte le altre. A 500 metri dalla partenza, nella piazza principale di Rocchenere, i concorrenti sono stati impegnati in un gioco di abilità: “L’uovo di colombo”. Successivamente trasferimento a Furci Siculo nello spazio antecedente la Cavea, dove si sono disputate le altre due prove: “La Castellana e l’Anello al Re”. Da qui in direzione Nizza di Sicilia per un controllo a timbro e successivamente verso Itala per l’ultima prova: “La Freccia Nera”.
Ad Itala, inoltre, i partecipanti hanno avuto la possibilità di ammirare con una visita guidata dall’attore Carlo Barbera la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Infine, in gran parata ad Itala Marina per il cocktail di benvenuto offerto dal Comune di Itala e ripartenza per Roccalumera dove ad attendere tutti c’era un sontuoso Buffet per la degustazione di prodotti tipici siciliani, con antipasti, primi, secondi, contorni, macedonia e cannoli, servito nei vagoni messi a disposizione del Parco S. Quasimodo. Prima della premiazione è stata tagliata una mega torta offerta dal Comune di Furci Siculo.
Durante i saluti finali, dopo i vari interventi del Presidente Giuseppe Garufi, degli Amministratori dei vari Comuni e del Parco Quasimodo, il critico Dott. Gabriele Camelia di S. Teresa di Riva ha commentato l’evento dando ampio risalto alla manifestazione sia dal punto di vista organizzativo che dei partecipanti è si è soffermato per illustrare la motivazione della scelta dell’auto “Miss Eleganza”. A conclusione del riuscitissimo evento sono stati consegnati gadget a tutti i partecipanti ed i trofei ai vincitori, il club invece, è stato omaggiato con due targhe ricordo dal Comune di Itala e da quello di Roccalumera.
Vincitore del Trofeo S. Quasimodo
Mazzeo Giuseppe su Fiat 500 anno 1971 di Messina
Premio “Equipaggio più lontano”
La Ferrara Giuseppe su Mercedes Coupè del 1990 di Leonforte (EN)
Premio “Old Car”
Coiro Andrea su Balilla 508 del 1932 di Spadafora (ME)
Premio “Eleganza”
Di Benedetto Andrea su Fiat Balilla Coupè del 1934 Barcellona (ME)
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