Storie di Sicilia
“IL PRIMO QUASIMODO” di Mariacristina Pianta (curato da Carmelo Calabrò)
ROCCALUMERA (Messina) – Come molti ormai sapranno, l’ex docente Elementare Carmelo Calabrò, fu intimo amico del poeta Premio Nobel per la letteratura nel 1959 Salvatore Quasimodo. Finalmente, nel giugno 2006, la pubblicazione del primo libro dello stesso Calabrò “Un Nobel a Roccalumera”, il quale ha offerto l’opportunità ad una più vasta utenza di conoscere questo personaggio illustre e di apprezzarne l’alto livello. Pressappoco per la stessa data, fu colta l’occasione allora, per intitolare al Poeta una piazzetta roccalumerese.
Successivamente, “ù Prufissuri” (il Professore), come viene rispettosamente chiamato Calabrò, ha pubblicato, nel 2008, il libro: “PER SAPERNE DI PIU’ SU QUASIMODO“, raccolta di testimonianze molto interessanti ed a tratti curiose, che offrono di Quasimodo contorni molto particolari. Infine, proprio in questo 2011 ancora Calabrò, nella veste di curatore di una nuova opera, il cui titolo è: “IL PRIMO QUASIMODO”. Scritto da Mariacristina Pianta, (attualmente insegnate a Milano), esso (quale primo di una nuova serie di “Opuscoli Roccalumeres”), offre le origini di quel personaggio che fece e continua a fare, parlare di se e della Sicilia nel mondo intero.
Riportiamo dall’Opuscolo”:
Sono gli anni (1916 a Messina, presso l’Istituto A.M. Jaci”), in cui nascono i primi versi. In quegli anni sorgono amicizie intellettuali importanti cui Quasimodo resterà legato per tutta la vita: Salvatore Pugliatti e Giorgio La Pira, quali coetanei, essendo nati rispettivamente nel 1903 e nel 1904. Intorno ai tre si viene formando una piccola comunità letteraria, in cui si discute di politica, si leggono Dante, Platone, la Bibbia, Moro, Campanella, Erasmo da Rotteram, gli scrittori russi, con particolare attenzione a Dostojewskj e Gorky, i simboli francesi soprattutto Baudelaire, Mallarmè e Verlaine. Ci si incoraggia reciprocamente a scrivere.
Raggiungimento principale del gruppo è il “Nuovo giornale letterario” che La Pira vende nella tabaccheria di Viale S. Martino, gestita dallo zio Occhipinti e divenuta luogo di ritrovo dei giovani letterati…
Il 13 maggio 1917 la rivista “Humanitas” di Bari pubblica due poesie di Quasimodo: Aurora e Canti Marini, composte nel 1915.
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LA PRESENTAZIONE DI CALABRO’
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UNA NUOVA SERIE
L’Archivio Concetto Marchesi inizia con questo Opuscolo una serie dedicata al poeta Salvatore Quasimodo, di Roccalumera non perde occasione per vantarne le origini. Difficile impresa questa, poichè anagraficamente il Poeta ebbe a nascere, per contingenze di lavoro del padre capostazione, a Modica, città che con la Casa natale ben sa esercitare una cospicua attrazione turistica e culturale.
Se Quasimodo nacque a Modica, tuttavia è Roccalumera, dove abitavano i nonni paterni presso i quali giunse quando aveva pochi giorni (Dopo la nascita, avvenuta il 20 agosto 1901, il nonno Vincenzo portò il bambino in fasce da Modica, funestata da un’alluvione, a Roccalumera, dove fu battezzato il giorno 11 settembre 1901), che egli passò gran parte dell’infanzia e della fanciullezza e si formò quello spirito che ne avrebbe permeato tutta la sua poesia. Roccalumera, quella dei primi anni del secolo ventesimo, col suo paesaggio e col suo ambiente familiare e sociale, rappresenta quindi un luogo cruciale per la comprensione della poetica quasimodiana.
E per meglio conoscere questo periodo innanzitutto, ma anche altri aspetti della sua vita e della sua arte, che ha inizio questa nuova modesta iniziativa, che speriamo contribuisca a rendere tangibile l’affetto di Roccalumera per quello che considera il suo grande Poeta, Salvatore Quasimodo.
Roccalumera, 17 gennaio 2011
Carmelo Calabrò
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Mariacristina Pianta
vive a Milano. Poetessa, critica letteraria, redattrice della rivista Il Monte Analogo, è curatrice, in collaborazione con la casa editrice LietoColle, della pagina Visiolemma della rivista Arte Incontro della libreria storica Bocca.
Legata da una grande amicizia personale, ha scritto la prefazione al libro O forse tutto non è stato di Maria Cumani Quasimodo.
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Pubblicazioni:
L’origine (LietoColle, 2002)
La camera lucida (Nicolodi, 2003)
Arabeschi e grottesche (Montedit, 2005)
L’obiettivo nascosto (LietoColle, 2007)
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Emilio Palaz
Nato a Bergamo nel 1951, laureatosi in Lettere con una tesi in Critica d’Arte sull’opera del pittore chiarense G.M. Bondioli (1868-1941), insegna dal 1978 in un Istituto Superiore di Milano. Ha frequentato L’Accademia di Brera dove è stato allievo di S. Terroso, diplomandosi con lode in Pittura nel 1998.
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Carmelo Calabrò
Ha scritto due volumi su Salvatore quasimodo, del quale ha goduto la sincera amicizia. Oggi si interessa fattivamente alla conservazione della memoria roccalumerese del Poeta, curando, fra l’altro, questa collana.
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