Savoca, Storie di Sicilia
LE MUMMIE DI SAVOCA. SALVADORE FAMIGLIA: PIETRO DEL SALVADORE (23.5.1708 – 13.05.1776)
Famiglia di origine spagnola, che si reputa discendente dai “Gallego” di Aragona e Valenza; si insediò in Messina nel XVI sec. dove prese il nome di Del Salvadore. Non si sa il periodo in cui un ramo di essa si trasferì in Savoca ma tracce di ciò si riscontrano nei registri parrocchiali superstiti già all’inizio del seicento nella variante di “Salvaturi”.
Nessuna traccia abbiamo trovato nelle mastre nobili della città di Messina di membri di questa famiglia, per cui la stessa con il cognome Salvadore mai appartenne, per linea diretta, alla nobiltà.
Da un documento agli atti di notaro Pietro Toscano da Casalvecchio del 4 novembre 1806 (Vol.1806, rep 52) si apprende che il notaio Silvestro Crisafulli e Trischitta dell’Unità di Savoca, per incarico dell’ufficio del Protonotariato in Messina, è il conservatore degli atti di notar Giuseppe, notar Pietro, notar Antonio, notar Vincenzo Salvadore, padre, nonno e avi.
Ben 10 notai nel ramo savocese della famiglia Salvadore operarono nel tempo nella nostra provincia e di tutti si conoscono le generalità. Il menzionato Giuseppe firmò, in qualità di notaio, insieme ad altri nobili savocesi, il 3 novembre 1676, presso la Scaletta, la “Capitolazione della Terra di Savoca, innanzi le armi Francesi“.
I Salvadore avevano delle case, in Savoca ove vi era lo studio notarile, ma alcuni notai, preferivano risiedere nella frazione Romissa.. Quì, stabilmente abitava, il notaro Antonino nato nel 1705 e, vi nacque e morì, nel 1831, il magnifico notaro don Antonino Salvadore di notar Vincenzo, capitano di giustizia della terra di Savoca e, abolita questa, giudice supplente del Regio giudicato di Savoca; lasciò un testamento olografo che si trova agli atti di notaro Vincenzo Crisafulli di Savoca, (Vol. 2661 – Rep. 37, anno1827).
Un figlio del notar don Antonio, Francesco Salvadore, nato a Savoca, verso il 1810, divenne anch’esso notaro, con studio in Messina dove incominciò, professionalmente, ad operare, dal 1835 circa: ebbe fra i suoi clienti le famigli più in vista della città.
L’ultimo notaio della famiglia che operò in Savoca, con studio in via Borgo, fu il notar Giuseppe Salvadore Crisafulli di Vincenzo nato a Savoca il 4.11.1947 e morto a S. Teresa di Riva il 26.5.1914 del quale ne tessè l’elogio funebre l’avv. Alessandro Mantica. I suoi atti, oggi conservati presso l’ufficio distrettuale notarile, sono di rilevante importanza per lo studio della storia locale del secondo ottocento del circondario di Savoca. Va citato anche Carmelo Salvadore (1842-1927) di Giuseppe e di Trischitta Antonia, sepolto nel cimitero di Savoca, notaro in Forza d’Agrò, ricordato come impenitente donnaiolo da colorite testimonianze oralmente trasmesse nel tempo; egli fece del bene, difendendo gli interessi di Savoca in qualità di consigliere comunale e, soprattutto, costruendo a proprie spese, nel 1891, la chiesa del Rosario nella frazione Cantidati, come una lapide tramanda. E’ sepolto nel cimitero di Savoca.
Di tutti questi citati personaggi, fu sepolto nel Convento dei Cappuccini di Savoca, solo il notaio don Pietro del Salvadore che, secondo un modesto carteggio apposto dagli eredi, è la prima mummia vicina all’altare della pietà del filare frontale. Su tale personaggio, siamo in grado di fornire al lettore i seguenti, parziali dati:
PIETRO DEL SALVADORE
(23.5.1708 – 13.5.1776)
Ovvero don PETRUS NUNCTIUS DEL SALVADORE, come più precisamente si legge nei documenti di famiglia che abbiamo visionato; Su questa persona siamo in grado al momento attuale di dire che, in maniera indiretta, discende dal “Del Salvadore Galleco o Callico“, imparentati con i Gallego D’Aragona e Valenza, già “Castellani del Salvadore” in Messina.
Esercitava la professione di notaio, come prima abbiamo riportato. La mummia in argomento è stata sempre oggetto di culto da parte della famigli Salvadore.
Un altro componente della famiglia Salvadore che, reputiamo, fu sepolto nel Convento dei Cappuccini fu il cappuccino fra FRANCESCO da Savoca, quì morto il 13 agosto 1835, figlio di notaio Vincenzo Salvadore e di donna Maria Trischitta, ma non sappiamo il posto preciso nè notizie più dettagliate sulle sue funzioni nell’ordine.
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N.B. Testi tratti dal libro di Santo Lombardo “Le del Convento dei Cappuccini di Savoca Storia e Personaggi. Pubblicato dal Comune di Savoca nell’anno 2005. Il disegno della mummia di don Pietro Salvadore, tratto dall’omonimo libro, è stato realizzato dal maestro Salemi.
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