Il resto della Sicilia
BARCELLONA POZZO DI GOTTO è in ginocchio, urgono provvedimenti immediati
Le attività delle famiglie colpite e dei loro dipendenti hanno il sacrosanto diritto di tornare alla normalità ed alla loro vita quotidiana.
Cgil, Cisl Uil si uniscono insieme per lanciare l’allarme post- alluvione. Infatti, a seguito del disastro che si è abbattuto nella provincia del Messinese torna in auge il problema dei danni che hanno messo in ginocchio l’economia di intere famiglie, tutte le attività produttive, danneggiando ovviamente infrastrutture compromettendo anche la viabilità.
In queste ore cresce la disperazione di tutta la comunità che ha visto crollare artigianato e piccola impresa, agricoltura e floricoltura, attività commerciali che sono state ricoperte e sepolte quel tragico giorno del ventidue ottobre dal fango e dalla melma.
Intanto le organizzazioni sindacali ritornano sui soccorsi e aiuti da parte delle istituzioni e delle autorità competenti che, a quanto ribadiscono, sarebbero stai poco efficienti e lenti. Di contro, invece, sottolineano il grande impegno e spirito di sacrificio portato avanti dai tantissimi volontari che si sono stretti attorno alle comunità colpite e in particolare ai negozianti colpiti, aiutandoli con pale, picconi e rastrelli per salvare il salvabile.
Santi Trovato chiede che vengano stanziati fondi per la sua realizzazione prima di trovarsi di fronte a un’altra catastrofe naturale.
“E’ necessario attendere le alluvioni per riparare danni, tra l’altro solo localizzati in alcune aree, invece di prepararsi prima e pianificare una seria messa in sicurezza del nostro territorio?”. Il presidente Santi Trovato si rivolge alla classe politica siciliana per richiedere lo stanziamento di fondi per il Progetto per la Prevenzione e Sicurezza del territorio.
È in occasione della consegna delle Borse di Studio in onore di Luigi Costa, l’ingegnere vittima dell’alluvione di Giampilieri dello scorso 2009, che emerge tale esigenza: “Occorre agire con adeguato tempismo -ha detto Trovato- prima del verificarsi dei disastri per salvare non solo vite umane, ma anche per non gravare di costi esorbitanti le Casse pubbliche”.
Esigenza che concilierà probabilmente gli animi di tutti i cittadini di Messina e provincia e che darà un segno forte a coloro che, pieni di rabbia e disperazione, si trovano a vivere il dramma post-alluvione. Dunque, era ora, si parla di prevenzione. “Non è solo un problema di risorse”, afferma il Presidente dell’Ordine Ingegneri di Messina, “ma di adeguata programmazione degli interventi di messa in sicurezza in fase di pre-emergenza”.
06 Dicembre 2011
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