Politica Roccalumera
Roccalumera. “Non vogliamo… la luna nel pozzo” grida vergogna un manifesto
ROCCALUMERA (Messina) – Proprio stamani, come da classica consuetudine politico-comunicativa di paese, spuntavano, inconfondibili, nei loro caratteri azzurri nonchè sormontati dal più caratteristico degli slogan… i manifesti della Minoranza consiliare.
Come potete vedere nella foto, “La luna nel pozzo” è lo slogan al quale si riallaccia, la più volte negli anni riscontrata sui muri “elencazione dello sdegno” del gruppo che da poco ha assunto il nome di “Roccalumera nel Cuore”.
Il manifesto, come di consueto, è rivolto al primo cittadino Gianni Miasi e recita:
“C’era stato promesso che la nostra cittadina sarebbe cambiata in meglio, perché, tra le altre cose, avrebbe avuto: il Borgohotel; il Villaggio turistico; la Via della seta; la Carta della Solidarietà; la Scala mobile a Sciglio; la messa in sicurezza di Allume dal rischio frane; la circonvallazione completa di gallerie e tantissime altre meraviglie; INVECE abbiamo avuto:
– degrado del lungomare e della spiaggia invasa dalla fogna;
– il depuratore sempre più obsoleto e maleodorante;
– l’aumento delle bollette Enel per far pagare ai cittadini altri 86.000,00 euro annue;
– l’aumento indiscriminato della tassa per lo smaltimento dei rifiuti che nell’ultimo biennio è cresciuta per le abitazioni di oltre il 45% e per le categorie produttive dal 61% fino al 115%, passando così da 445.000,00 agli attuali 786.000,00 euro;
– la rata annuale annuale da pagare per i mutui contratti da questa amministrazione è di euro 343.112,59 e tenderà a crescere ulteriormente diventando per i prossimi trent’anni, un insormontabile fardello;
A fronte di tutti questi debiti contratti, abbiamo solo avuto disservizi, inefficienze programmatiche, incapacità operativa e malgoverno a tutti i livelli”.
Quindi: come vedete, le classiche tre foto in fila, che in questo caso ritraggono: l’approntata vasca di decantazione di fogna in spiaggia realizzata quest’estate in occasione di un guasto alla conduttura; quindi un tratto del muro del lungomare mancante di ringhiera e rattoppato alla bellemmeglio e per ultimo un cumulo di rifiuti ingombranti accatastati sulla pubblica via.
A concludere il manifesto, la classica frase finale: “Ora basta” Se errare è umano perseverare è diabolico. Persistere ed insistere ad amministrare il paese quando si è dimostrato di non essere all’altezza di farlo è disastroso, impensabile e non può essere consentito.”.
Tutto qua! In effetti ci sarebbe da aggiungere altro materiale informativo (vedi la spinosa questione del Senso Unico sulla via Umberto I°, talmente osteggiata dai commercianti – nonostante le rassicurazioni del primo cittadino che trattasi di esperimento – da averli indotti a raccogliere le firme affinchè non abbia ad esserci.
Ma torniamo ai contenuti del manifesto: Eh! La campagna elettorale… in effetti il Borgohotel non era stata una cattiva idea da proporre alle genti (come il villaggio turistico per altro). La Via della seta, poi… profumava di Terre lontane, di Marco Polo il viaggiatore. Ebbene, devo dire che, dalle pur modeste conoscenze che ho della vita di paese – conoscenze che talvolta mi inducono perfino a spacciarmi impunemente per cronista – posso dichiarare che il tentativo affinchè almeno le prime due iniziative prendessero il via si è fatto. Magari un po’ timido, diciamo.
Si, è vero, la “Carta della Solidarietà” fa parte delle promesse elettorali addirittura dei comizi di otto anni fa. Trattavasi di intervenire verso le categorie meno abbienti, non già umiliandoli con una elemosina ma istituendo un preciso servizio a loro dedicato. Non vi è dubbio che di poveri in cerca di lavoro, di ammalati, di pensionati soli, a Roccalumera come in moltissimi paesi del comprensorio ce ne sono parecchi. Questi, lo sappiamo, bussano quotidianamente (e vengono ricevuti) alla porta della stanza del Sindaco. Si è fatto poco, sappiamo anche questo, colpa della crisi, colpa della maledetta mancanza di soldi in cassa.
La scala mobile di Sciglio? Meravigliosa promessa di palco della prima ora. Un po’ faraonica se vogliamo, per un paese in cui mancano le normali strade o la legittima illuminazione, eppure (letti dal sottoscritto), i primi elaborati grafici furono sottoposti ad un ingegnere di grido e furono chiesti pareri anche a geometri. Ah! Nemmeno sapete cosa sia la “scala mobile di Sciglio”? sarebbe stata una meravigliosa “seggiovia” che avrebbe bypassato la ripida e tortuosa “strada i San Cocuimu”, strada che porta fino alla omonima chiesa e che, nell’immagginario del progetto sarebbe servita anche in chiave di una fruizione turistica.
I compaesani politici, hanno ragione anche quando parlano di degrado del lungomare. Persino Miasi lo ha più volte ribadito ma, ci vogliono (per tre chilometri di nastro d’asfalto) alcuni milioni di euro. E la fogna in spiaggia o sulla via Amerigo Vespucci? Non prendiamoci in giro, se dopo ogni intervento tampone, il sindaco avrà voluto affermare che il “problema era risolto”, non poteva voler dire che non si sarebbe più ripresentato, magari poche centinaia di metri più in là. Anche qui, perdonatemi ma io che a Roccalumera ho fatto qualche lavoretto come geometra ho visto la realtà dei fatti. Le condotte (e non solo il depuratore), sono per la massima parte fatiscenti. Per un lavoro serio e definitivo si dovrebbe letteralmente sventrare il sottosuolo. In alcune vie, funzionano ancora addirittura tubi intasati della rete fognaria dei tempi della guerra. La rete idrica (in ferro) stessa, man mano sostituita con tubazioni in materiale plastico moderno, è in più punti marcia. Io stesso, alcuni anni fa, feci risistemare vari punti in cui nel sottosuolo si erano verificate delle perdite e conseguentemente era avvenuto un pericoloso svuotamento sottostrada.
Il depuratore? Serve tre Comuni, Roccalumera, Furci e Pagliara. Certo che è sempre più obsoleto e maleodorante… certo non può “ringiovanire” se non ricostruito di sana pianta. Colpa, (che brutta parola) di Gianni Miasi? Incapacità di questa amministrazione? Di sicuro la puzza c’è da oltre vent’anni. I soldi per realizzare la nuova opera? Dicono (?) che stiano per arrivare. Ci dobbiamo credere?
Gli aumenti delle tasse comunali ci sono stati. Si, mentre il servizio di spazzamento, di scerbamento e perfino di ritiro dei rifiuti è peggiorato, si sa, le tariffe dell’ATO sono doppie rispetto al passato. Certamente, rimpiangiamo i tempi in cui la raccolta veniva fatta porta a porta daglio operai dello stesso comune, seppure nemmeno si sapeva il significato di differenziata. No, questo balzello ulteriore non avrà fatto felici i cittadini. Cittadini ai quali, di chiunque sia la colpa, sono l’utente finale su cui gravano le tasse.
I mutui contratti dall’amministrazione Miasi, pare che si riallaccino in gran parte a quella che qualcuno avrebbe definito ”Operazione Amico Elettore”: cioè interventi sui singoli quartieri, realizzati a ridosso delle elezioni del 2008, atti a sistemare: marciapiedi rotti con conseguente scivola per diversamente abili, pavimentazioni di vie secondarie con inserimento di caditoie per le acque piovane, rifacimento della rete idrica ed elettrica, sistemazione di piazzette fatiscenti (o inesistenti), fra le quali la “Piazza Madonna della Catena”. E’ stato “solo” per tali lavori (ruffiani) che Miasi ha rivinto le elezioni 2008? Certo, il mutuo da pagare è sostanzioso e graverà ancora sui poveri cittadini, ma sarà per questo che l’attuale minoranza (ex sconfitti), batte ripetutamente su questo tasto?
10 Settembre 2011
Giovanni Bonarrigo
Invia un Commento