Roccalumera, Spiritualità
ROCCALUMERA. Festa di S. Aantonio di Padova: alle 18:00 la processione del Santo Patrono
ROCCALUMERA – Oggi pomeriggio, alle ore 18:00 il simulacro del Santo Patrono di Roccalumera sarà portato in processione per la via principale del paese. Processione presieduta dal Vicario Foraneo di Roccalumera P. Giuseppe La Speme e dal Provinciale P. Luigi Saladdino. Il percorso che vedrà le comunità parrocchiali, i fedeli e la Banda musicale di S. Teresa di Riva al seguito del simulacro, farà sosta prima nella chiesa della Madonna della Catena, di padre Santino Caminiti, (quartiere Ficara – zona sud del paese) e successivamente nella chiesa della Madonna del Carmelo, di padre Gaetano Murolo (quartiere Botteghelle – zona nord). Al rientro, verrà celebrata la Santa Messa, animata dai canti della “Corale Madre Veronica”. A conclusione della serata, verranno – come da tradizione – sorteggiati i 13 doni.
MESSINA – Sempre oggi pomeriggio, dalle 16, nell’area limitrofa al tempio di S. Francesco d’Assisi all’Immacolata, in occasione della processione dell’antico e venerato simulacro ligneo di Sant’Antonio, sino alle 24 vigerà il divieto di sosta, con zona rimozione coatta, sul lato valle di via Concezione, nel tratto compreso tra via S. Giovanni di Malta e via Gran Priorato. La processione alle 17, attraverserà le vie Longo, San Giovanni di Malta, Mons. D’Arrigo, piazza San Vincenzo, Concezione, Boccetta, Fratelli Bandiera ed al rientro alle ore 20, l’Arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana presiederà la Santa Messa. Il simulacro per l’occasione, come da tradizione porterà al collo, all’interno di un argenteo medaglione, una reliquia del Santo di Padova.
La città di Messina renderà così omaggio come al taumaturgo Santo portoghese ospitato nella città dello Stretto nel 1221, quando il Santo dal Portogallo in navigazione per evangelizzare le popolazioni del Marocco, approdò dopo un naufragio a Capo Milazzo e quindi giunse a Messina, ospitato per un breve periodo nel Convento di San Francesco al Boccetta.
Del suo periodo messinese gli storici narrano che durante l’assenza del superiore dal convento, il Santo fece scavare all’interno del giardino un pozzo per attingere l’acqua in modo da evitare che i frati raggiungessero la fonte dello Scoppo. Al suo rientro, il superiore rimproverò aspramente il Santo di Padova il quale si fustigò davanti a tutti nel refettorio del convento. Alcune gocce di sangue caddero su una mattonella che si macchiò, ed è ancora oggi venerata all’interno del tempio di San Francesco all’Immacolata.
13 Giugno 2011
Redazione
IL VIDEO DELLA PROCESSIONE 2009
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