Casa e Fisco
CASE FANTASMA: DUE MILIONI DI COSTRUZIONI TORNANO ALLA LUCE
CASA E FISCO: Che cosa cambia per i cittadini. Arrivano le tasse: La conclusione dell’iter del Dl mille proroghe 2011 sta dispiegando adesso i suoi effetti: per due milioni di case non risultanti in Catasto, il cui termine per la denuncia era lo scorso 2 Maggio 2011, l’agenzia del Territorio ha ultimato la ricognizione. E ora la palla passa ai municipi per l’esazione dell’Ici e dell’Irpef arretrate (dal 2007, per chi non si è messo in regola in tempo) e della nuova Imu. La rendita presunta, infatti, è già stata assegnata e i proprietari ch ne hanno il sospetto devono andare a verificare il loro immobile sul sito dell’Agenzia: www.agenziadelterritorio.gov.it
I SOGGETTI COINVOLTI: Due milioni.
Sono due milioni le “unità immobiliari” fatte emergere, da gabbiotto degli attrezzi a veri e propri appartamenti: i loro proprietari devono pagare le tasse, alcuni dal 2007.
TERMINI SCADUTI
Non c’è più tempo per mettersi in regola ma gli effetti cominciano a dispiegarsi ora, con le notifiche delle nuove rendite e, per i Comuni più attivi, le richieste di regolarizzazione edilizia.
NOTA: I dati sono tratti dall’allegato de “Il Sole 24 Ore” “L’anno che ha cambiato la vita degli italiani” di oggi, Martedì 06 Marzo 2012.
CASE FANTASMA, i Geometri hanno chiesto una proroga per l’accatastamento…
Il 31 Agosto 2012 è scaduto il termine per la presentazione dell‘accatastamento delle unità immobiliari di cui ai fabbricati sconosciuti al Catasto, già identificati e per i quali l’Agenzia del Territorio ha anche attribuito la prevista rendita presunta, chiamati anche “immobili fantasma”. (vedi anche “Catasto, pubblicate le rendite presunte delle case fantasma“).
Il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri laureati ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti e all’Agenzia del Territorio per chiedere una proroga di almeno un anno.
Per i Geometri c’era una grande quantità di immobili da accatastare nel brevissimo arco di tempo concesso dalla norma in parola (120 giorni) e la normativa non prevedeva l’apposita notifica diretta ai soggetti interessati, rallentando l’adempimento tempestivo delle procedure.
I soggetti obbligati – precisa il Cng – sono comunque già tenuti ad assolvere gli obblighi delle fiscalità dovuta, in base alla rendita presunta determinata dall’Agenzia del Territorio, quindi, in caso di proroga, non si determinerebbe una minore entrata.
“Le sanzioni – spiegano nella lettera – previste in caso di ritardo nella presentazione degli aggiornamenti catastali sono quadruplicate rispetto a quelle previgenti e la loro applicazione in questa circostanza costituirebbe un pesante aggravio a carico dei proprietari degli immobili da accatastare.
Il Cng ricorda anche che l’adempimento tecnico richiede tempi lunghi correlati alle verifiche tecnico-urbanistiche, all’allineamento delle intestazioni, alle conferme delle corrispondenze e al rilievo ed elaborazione Pregeo.
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