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Palermo. Forconi in piazza: assedieremo l’Ars e manderemo via i politici
Non si è calmata la protesta . I Forconi scelgono di adottare la linea dura e minacciano di occupare il palazzo dell’Ars. Bruciate cartelle esattoriali.
Forconi di nuovo in strada oggi a Palermo. In centinaia si sono radunati a piazza della Pace e quindi davanti alla sede della Serit, la società di riscossione, accusata di essere “tra i responsabili della strozzatura delle imprese”. Qui è stato attuato presidio, cui si sono unita anche alcuni manifestanti No Tav. Ma il vero obiettivo dei Forconi oggi sono i palazzi della politica.
Quello dell’Assemblea regionale siciliana, in particolare, verso il quale gli agricoltori si stanno in corteo paralizzando le strade del centro, intonando slogan e fischietti e sventolando le bandiere della Trinacria. Il leader del movimento, Mariano Ferro, rinnova i propositi bellicosi: “Stringeremo d’assedio l’Ars, pronti a occupare un palazzo i cui politici non fanno il loro dovere contro la crisi e per lo sviluppo”.
I manifestanti si dicono sfiduciati anche rispetto ai tavoli tecnici congiunti Regione-governo nazionale: “Si sono rivelati un bluff, ma ce lo aspettavamo. Ecco perché avevamo chiesto di farne parte. La politica si conferma sorda. E allora ci faremo sentire”. Alla manifestazione partecipa anche il presidente degli autotrasportatori, Giuseppe Richichi, che ha preannunciato altri blocchi.
La prima azione eclatante è stata effettuata davanti alla sede della Serit. I Forconi hanno raccolto le cartelle esattoriali e le hanno bruciate in segno di protesta verso chi “effettua un continuo strozzinaggio alla popolazione colpita pesantemente dalla crisi”. Il presidente dell’Ars Francesco Cascio ha fatto sapere tramite Twitter (ormai i politici sembra sappiano comunicare solo con i social network) che alle 15,30 a palazzo dei Normanni, all’interno della sala Rossa, incontrerà una delegazione di Forconi.
06 Marzo 2012
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