Politica
ALI’ TERME. Al via i lavori di pulizia del torrente Nisi
Nella prima fase verranno rimossi gli inerti, in una seconda tranche di lavori, sarà rimosso e stoccato l’amianto.
La Provincia regionale di Messina inizia in questi giorni i lavori di pulitura di materiali solidi ingombranti nel torrente Nisi. È stato effettuato ieri il sopralluogo sullo stesso torrente, sul versante del Comune di Alì Terme alla presenza del consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia, del tecnico della Provincia regionale di Messina Domenico Migliorato e della ditta aggiudicataria dell’appalto.
Erano, altresì, presenti il vice sindaco di Alì Terme, Giuseppe Marino, l’assessore Maria Rita Muzio ed il capo dell’Ufficio Tecnico, Aldo Barbera. “I lavori” – spiega Francilia – “sono stati aggiudicati attraverso una gara ad evidenza pubblica con il ribasso maggiore alla Ditta Cariter s.r.l. di Brolo che provvederà a rimuovere dal torrente Nisi i rifiuti solidi ingombranti: materassi, frigoriferi e TV, pneumatici calcestruzzi, laterizi, etc…. Non sarà rimosso l’amianto (eternit) – continua Francilia – per il quale, invece, è stata espletata un’altra gara in data 24 maggio, aggiudicata sempre alla Cariter.
In questo caso i lavori cominceranno in una fase successiva. Già da tempo il nostro gruppo consiliare si è occupato di problemi ambientali, in particolare, nel caso specifico del torrente Nisi, il consigliere Muscarello, già due anni fa, aveva sollecitato l’assessorato provinciale all’Ambiente affinché intervenisse con celerità, visto l’enorme cumulo di detriti giacenti nell’alveo del torrente, trasferiti da Scaletta ed Itala a seguito dell’alluvione del 2009. E’ necessario – conclude Francilia – che, al di là degli importanti interventi che vengono effettuati oggi dalla Provincia, vi sia un maggior controllo del territorio da parte delle amministrazioni comunali, attraverso un raccordo tra polizia locale e provinciale ma, soprattutto, che ciascun abitante rispetti di più l’ambiente e che si denuncino coloro che violano la legge. Non si può parlare di sviluppo economico se non si rispetta il proprio territorio”.
29 Giugno 2012- Vai alla fonte
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