Politica
CATENO DE LUCA AL PRESIDENTE MONTI: ECCO DOVE SONO NASCOSTI I 10 MILIARDI DI DEBITI SICILIANI
In data odierna l’on. Cateno De Luca – leader di Sicilia Vera – ha fatto recapitare un’articolata nota, (di cui si allega copia) al Presidente del Consiglio, Prof. Mario Monti, in vista dell’incontro di giorno 24 luglio con il Presidente della Regione Siciliana on. Raffaele Lombardo per la situazione debitoria della Regione Siciliana.
“Ho spiegato al Presidente Monti – dichiara l’on. De Luca – quali sono gli artifizi contabili che hanno consentito all’attuale Governo regionale di occultare oltre 10 miliardi di euro di debiti continuando ad amministrare la Sicilia come una “banda bassotti in salsa sicula”.
In questi anni – continua De Luca – ho presentato oltre 10 mila emendamenti per fare emergere questa indegna situazione debitoria, al fine di far ufficializzare la bancarotta fraudolenta nella quale si trova la Regione Siciliana, procurandomi solo guai ed isolamento politico.
Anche il bilancio regionale del 2012 – conclude De Luca – è un falso storico e tutta la classe politica di maggioranza ed opposizione che ha consentito questo scempio deve spiegare ai Siciliani dove sono andati a finire gli oltre 10 miliardi di euro che in questi anni sono stati utilizzati contro le aspettative e gli interessi della Sicilia e dei Siciliani.”
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LA LETTERA DI DE LUCA A MONTI:
Pregiatissimo
Professor Mario Monti
Presidente del Consiglio dei Ministri
URGENTE
Oggetto: situazione economico – finanziaria della Regione Siciliana;
Il sottoscritto, Cateno De Luca, nella qualità di ex Deputato Regionale e componente della commissione bilancio, in merito alla situazione economico finanziaria della Regione Siciliana espone quanto segue:
– Il bilancio della Regione Siciliana è viziato da una falsità sostanziale in quanto la tecnica utilizzata negli ultimi dieci anni da tutti i governi della regione è stato il trasferimento e l’occultamento della situazione debitoria nel mondo delle società ed enti regionali nei quali sono stati effettuati oltre 5000 assunzioni senza concorso tenendo conto esclusivamente del grado di parentele con il Deputato in carica (mogli – figli – stretti congiunti) e di alcuni Organi di Controllo dello Stato in Sicilia (si vocifera che in tali organici ci sia anche il figlio di un precedente Commissario dello Stato) ;
– Nel cosiddetto settore pubblico regionale allargato (enti e società di cui all’art. 2 della Legge Regionale 10/1999) sono stati occultati oltre 5 miliardi di debiti: nei bilanci della maggior parte di questi enti e società ogni anno sono stati iscritti crediti vantati nei confronti della Regione Siciliana che ad oggi ammontano ad un totale di oltre 5 miliardi di euro mentre nei bilanci della Regione non risultano iscritti i corrispondenti debiti di pari importo (in sostanza … la regione siciliana non sa e non ha mai saputo di essere debitrice nei confronti dei propri enti e società per un importo di oltre 5 miliardi di euro !!!);
– Per far emergere formalmente questa situazione il sottoscritto, oltre alle numerose ed eclatanti battaglie parlamentari è riuscito, dopo tre giorni di incessante discussione su oltre 3 mila emendamenti presentati nella finanziaria 2010, a far approvare l’art. 14 “misure relative alla trasparenza dei conti pubblici” della Legge Regionale n. 11 del 12 maggio 2010 per costringere il Governo Regionale a presentare tutta la situazione finanziaria (debiti e crediti) di “ciascun istituto, azienda, agenzia, consorzio, organismo ed ente regionale comunque denominato, sottoposto a tutela e vigilanza dell’Amministrazione regionale o che usufruisca di trasferimenti diretti da parte della stessa, società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, nonché per ciascun ente presso cui la Regione indica i propri rappresentanti” (comma 1 art. 14);
– Nella prima relazione ex art. 14 depositata dal Governo Regionale ad aprile 2011 è emerso che il settore pubblico regionale allargato aveva un indebitamento al 31/12/2009 di € 5.880.744.812,00 (quasi 6 miliardi di euro !!!) a fronte di presunti crediti nei confronti della Regione Siciliana di pari importo ma di cui nei bilanci della Regione non ne risulta traccia per la maggior parte dell’ammontare. A ciò bisogna aggiungere che è emerso che € 4.055.259.018,00 (oltre 4 miliardi di euro !!!) sono debiti nei confronti di terzi: in definitiva, siamo di fronte ad una probabile situazione che espone un attivo incerto (crediti nei confronti della regione) ed passivo certo (debiti nei confronti dei terzi) facendo lievitare la situazione debitoria effettiva ad oltre dieci miliardi di euro. La relazione ex art. 14 che doveva essere depositata entro febbraio 2012 non risulta ancora predisposta e depositata;
– Per quanto riguarda la situazione dei residui attivi e passivi, per far emergere l’imbroglio più volte denunziato, è stato introdotto con un apposito emendamento del sottoscritto, l’art. 13 della Legge Regionale n. 11 del 12 maggio 2010 “relazione annuale sulla consistenza dei residui attivi e passivi” che a tutt’oggi non è stata attuata. La maggior parte dei residui attivi sono vecchi crediti (spesso appositamente inventati) non più esigibili e di conseguenza, l’avanzo finanziario presunto è falso (per il 2011 ammontava ad € 9.265.599,00 – oltre 9 miliardi di euro !!!): i residui attivi falsi in quanto non più esigibili ammontano ad oltre 4 miliardi di euro;
– Tralascio in questa sede ogni commento su alcuni capitoli di spesa del bilancio 2012 : i più delicati e consistenti capitoli (un esempio per tutti: circa 200 milioni in meno nel 2012 rispetto al 2011 per i lavoratori della forestale … idem per i trasporti e per la formazione!!!) risultano sottostimati rispetto all’effettiva spesa accertata per il 2011 e ciò non afferisce all’introduzione di politiche di risanamento delle casse pubbliche regionali (i lavoratori della formazione professionale e delle forestale nel 2012 sono gli stessi del 2011 !!!) ma è stato un modo per far quadrare falsamente il bilancio del 2012 della regione siciliana sulla prassi ormai consolidata di continuare a sperperare denaro pubblico per clientele (oltre 2000 consulenze inutili !!!) e scambio di voti (candidature nelle liste del Presidente per un posto di sottogoverno);
– Tutta questa situazione era stata dal sottoscritto già segnalata e documentate al Commissario dello Stato, alla Corte dei Conti, al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Interni, al Ministro delle Finanze ma nessuno mai è intervenuto (si allegano le relative note);
Questa situazione, Signor Presidente, il 17 luglio 2012 ha indotto il sottoscritto a rassegnare le proprie dimissioni da Deputato Regionale in quanto, sinceramente indignato al cospetto delle battaglie sostenute in questi anni ed al prezzo pagato per non essersi omologato, come tutti gli altri colleghi parlamentari, ad una logica politico – clientelare – mafiosa: il sottoscritto non ci sta più ad essere considerato componente di una “banda bassotti in salsa sicula” ;
Messina 23 luglio 2012
Cateno De Luca
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