Politica
GIAMPILIERI. Tre anni dopo è il simbolo dell’attuale classe politica
Tre anni di bugie, di promesse mai mantenute e di lavori che procedono a rilento. 37 vittime sulle coscienze di chi ci governa.
Oggi ricorre il terzo anniversario della tragedia di Giampilieri e Scaletta. Era il 1 ottobre del 2009, quando una “bomba d’acqua” colpì i villaggi nella zona sud di Messina. Un fenomeno simile si era verificato qualche anno addietro, ma nessuno recepì l’allarme, in quanto non ci furono vittime. La mancata messa in sicurezza di quel fragile territorio provocò 37 vittime innocenti.
La macchina dei soccorsi si mise in moto, ma nel contempo anche la “macchina del fango” arrivò nelle zone disastrate. Il signor Bertolaso si affrettò, senza neanche conoscere i territori, dopo aver visto qualche minuto le zone dall’alto con un elicottero, a dire che la tragedia fu causata dall’abusivismo edilizio.
I media rimpallarono la tesi di Bertolaso in tempi brevissimi, ed a poco servirono le smentite delle Istituzioni preposte e di coloro che spiegarono che quelle case erano li da centinaia di anni e quel villaggio era uno dei pochi risparmiato dagli insediamenti abusivi edilizi. Abbiamo perso il conto di tutte le “passerelle” politiche. Una su tutte quelle dell’allora Premier Berlusconi che promise la sistemazione in case prefabbricate entro tre mesi.
01 Ottobre 2012
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