Politica
I DEPUTATI REGIONALI, I LORO STIPENDI E LE LORO INDENNITA’. UN MISTERO DI STATO
Dopo la regione Lazio e lo scandalo delle indennità astronomiche che i consiglieri regionali scialacquavano in feste e festini, quanto prima toccherà alla Sicilia. Finora uno dei segreti meglio custoditi in Sicilia è quello relativo alle indennità e ai rimborsi che i deputati percepiscono.
Si tratta di milioni e milioni di euro sui quali nessuno può mettere il naso. Quando, inevitabilmente, ci penserà la magistratura, sapremo la verità. Questi i comportamenti dei nostri deputati in anni e anni di malgoverno. Adesso è venuto il momento che Voi esprimiate il Vostro giudizio: la scelta è nella Vostre mani. Vorrei tornare un istante sul tema dei rifiuti e sulla necessità che il sistema venga affidato nuovamente ai comuni, per fare conoscere agli elettori ciò che segue: in agosto si stava verificando un’emergenza rifiuti a causa dello sciopero dei netturbini dell’Ato e del rifiuto della discarica a ricevere ancora immondizia, in quanto non veniva pagata. La discarica è privata e può fare ciò che vuole. La Regione in tanti anni non ha avvertito l’esigenza di realizzare una o più discariche regionali, che avrebbero avuto l’effetto, anzitutto, di mantenere il circuito del denaro sempre in mano pubblica ed avrebbe allontanato l’infamante sospetto che accanto ai rifiuti ci sia la mafia.
Con fiducia, sapendo che l’emergenza si sarebbe verificata dopo almeno dieci giorni, e non volendo affidare un eventuale servizio sostitutivo ad una ditta a mio piacimento, ho incaricato il responsabile dell’ufficio tecnico di fare un’indagine di mercato per richiedere a nove o dieci ditte, dislocate in Sicilia, di formulare un’offerta sulla base delle nostre richieste. Risultato: NESSUNA DITTA ha formulato alcuna proposta. Io penso che il sistema che governa la gestione dei rifiuti in Sicilia abbia impedito che venissero formulate le proposte da parte delle ditte. Cosa abbia determinato tali ditte a non presentare alcuna offerta non lo so, ma certamente mi piacerebbe che qualcuno chiedesse loro perché non hanno formulato alcuna offerta, perché, se avessero avuto dei dubbi, non avessero chiesto dei chiarimenti in un momento di crisi economica gravissima quando l’affidamento di un incarico avrebbe costituito per loro un sicuro beneficio. Ho narrato questa non edificante storia per farVi comprendere come, con questa classe politica e con questa burocrazia, non ci sia speranza.
O ce le scrolliamo di dosso tutte e due assieme oppure affonderemo sempre di più nella corruzione e nel disfacimento. Un motivo in più per votare Gianni MIASI a candidato della lista Crocetta alle elezioni regionali per il rinnovo del parlamento siciliano.
P.S.: è trascorsa, ancora, quasi una settimana e nessun deputato o candidato mi ha risposto sulla riduzione dello stipendio dei deputati, sull’abbattimento al 40% del finanziamento pubblico ai partiti rispetto a quello che vi è oggi, sulla eliminazione dei rimborsi, sulla necessità di stabilire un tempo inderogabile (tre mesi al massimo) per l’espletamento di qualsiasi pratica presentata dai privati alla regione.
Chissà a cosa pensano i deputati uscenti e gli altri candidati: forse a quanto potrà durare questa pacchia.
Rassegnatevi: è già finita.
Gianni MIASI
CANDIDATO NELLA LISTA CROCETTA AL PARLAMENTO REGIONALE SICILIANO
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