Politica
LA SICILIA TRA CRISI E URGENZA DI CAMBIAMENTO – Messina Incontro con Rosario Crocetta
La sera del 30 luglio presso l’aula consiliare della provincia di Messina, sono stato ad un incontro organizzato dal locale circolo Libertà e Giustizia, presente Il deputato Europeo Rosario Crocetta. Una volta lì mi sono pertanto armato di carta e penna per prendere appunti. C’erano anche Sindaci ed esponenti politici della riviera ionica e tirrenica messinese, rappresentanti di Sindacati e di Associazioni, oltre numerosi cittadini. Chiunque del pubblico poteva porre domande a Crocetta.
Mi ha quindi incuriosito la storia personale di Crocetta, raccontata da lui stesso. In particolare due passaggi. Allorché si presentò a candidato a Sindaco di Gela si scontrò con certa cultura per la sua dichiarata omosessualità. E che una volta eletto, un funzionario del comune addetto alla destinazione di importi d’urgenza lo minacciò. Crocetta mi è parso sotto questo profilo molto umano e lontano dalle borie e propagande di certi politici.
Poi il dibattito si è spostato su ciò che ci vorrebbe per rilanciare la Sicilia. Li elenco qui sinteticamente con parole mie. Ha iniziato con il dire Crocetta che fino adesso, ma non solo questo Governo regionale, bensì anche quelli passati, poiché sarebbe troppo comodo dare la responsabilità al solo Lombardo, avrebbero fatto unicamente politica personale e clientelare.
Poi, che occorre una strategia di sviluppo energetico basata sulla rivalutazione di quella solare utilizzando i fondi europei disponibili, così da creare anche nuova occupazione produttiva. Anzi si è sottolineato come si perdono molti fondi europei per mancanza di progetti. E questo devo dire mi lascia allibito e arrabbiato, considerata la penuria di lavoro che abbiamo in Sicilia.
Nella continuità del confronto si è quindi sottolineata l’esigenza improcrastinabile di rendere più rapida e trasparente l’approvazione di progetti attraverso direttive di conferenze stabili degli Enti a cui devono partecipare tutti i soggetti che rilasciano le autorizzazioni, affinché senza ulteriori lungaggini si esaminino e si autorizzino tutti quelli che sono in regola.
Inoltre, che non si può continuare con l’assumere personale a tempo, ma gradualmente stabilizzare i precari già esistenti senza più crearne di altri per chiudere una volta per tutte questa dipendenza sociale. Peraltro il personale in esubero presso la regione dovrebbe essere decentrato con sportelli che diano informazioni sui finanziamenti europei e come accedervi.
Crocetta ha poi sottolineato che la Sicilia, poiché è a statuto autonomo, deve avviare lei stessa accordi ed interscambi con le Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo e non più subire penalizzazioni economiche e limitazioni, come ad esempio l’accordo dell’Europa con il Marocco, inerenti l’importazione di generi agricoli per la convenienza della Germania. Al riguardo è pure importante favorire il biologico in Sicilia che, peraltro, ha tutte le virtù climatiche e geologiche, così anche dando un messaggio di svolta culturale nella salvaguardia dell’ambiente.
Ed ancora, moralizzare la pubblica amministrazione per elidere pensioni da seicento euro al giorno e più di ex dirigenti regionali. Così come occorre la punibilità e la premiazione di chi opera nella pubblica amministrazione. Ma altrettanto dev’essere modificata la retribuzione dei Deputati regionali sulla base delle reali presenze che quando sono inferiori al 50% non dev’essere più corrisposta.
Ma è pure urgente mettere le imprese in condizioni di operare in sicurezza in Sicilia, quindi lotta alla criminalità senza tregua, ma anche velocizzare i tempi di accertamento della regolarità antimafia, quindi delle norme sul lavoro, così da metterle nella possibilità di attivarsi rapidamente nelle loro attività ed esecuzioni.
Infine un appunto alla politica. Nessun indagato per mafia e corruzione nelle liste. Una proposta quindi di un codice etico tra tutti i partiti. Mettersi pertanto d’accordo per governare sui principi legali e sociali. Riscoprire l’orgoglio di essere siciliani liberandosi dal malaffare e dal clientelismo. Poichè se manca il lavoro è pure perché c’è la ‘’manciugghia’’.
ADDUSO
31 Luglio 2’12
facebook: (IN NOSTRO GRUPPO) seguici anche Tu
Twitter: @FogliodiSicilia diventa nostro Follower
Invia un Commento