Spettacolo e Cultura
ROCCALUMERA. ANTICA FILANDA: GIORNATA MONDIALE DELLA TIROIDE 2012
ROCCALUMERA (Messina) – Questo pomeriggio, presso il salone dell’antica filanda, grande è stata la partecipazione di donne (particolarmente interessate dal rischio malattia della tiroide), ma anche di uomini. La tavola rotonda che si sarebbe snodata sulle due ore e mezza di interventi di medici chirurghi ed endocrinologi, ha toccato il problema, sia dal punto di vista specialistico che statistico.
Preceduti da una breve presentazione del Sindaco Miasi, si sono via via succeduti fra gli altri il dott. Panebianco e il dott. Giuseppe Turiano, (quest’ultimo ha studio a Roccalumera). In prima fila fra il pubblico: il sindaco di Furci Bruno Parisi, il vice sindaco di Roccalumera, dott. Sarino Foscolo, la dirigente scolastica Enza Interdonato, l’assessore Francesco Santisi.
Cos’è la tiroide? A cosa servono gli ormoni tiroidei? Quali sono le patologie più frequenti? Quali sono gli esami per controllarla? Tante sarebbero le domande che ogni donna (ma non solo) vorrebbe porre. Qui vi offriamo delle “pillole” di quanto ascoltato nel giro di pochi minuti.
Cause che possono provocare la malattia della tiroide, (consentiteci il termine), possono essere l’ereditarietà ma anche… le preoccupazioni accumulate. L’esempio esposto su maxischermo elencava le numerose problematiche (fra cui il rischio di essere licenziata dal lavoro, i problemi dei figli e del marito, ma anche la morte della madre), realmente riscontrate da una donna residente proprio nella riviera jonica. Anche il fattore atmosferico, (l’aria che respiriamo), avrebbe influenze spesso negative sull’insorgenza della malattia tiroidea.
Attenti a ciò che mangiamo. Studi statistici accurati, avrebbero appurato che proprio il consumo del pescespada, (proveniente spesso da mari inquinati), ha spesso contribuito all’aggravarsi della malattia. Mentre, il pesce azzurro non avrebbe riscontrato controindicazioni.
L’insorgenza della malattia, negli anni starebbe interessando una fascia sempre crescente di donne ma non solo, infatti, se prima il rapporto uomo-donna era di 30/1 adesso sarebbe di 7/1. Anche l’età in cui viene riscontrata oggi si sarebbe abbassata dagli originari cinquant’anni agli attuali 40 circa.
Operarsi? E’ tutt’ora un grave rischio. La malata (o il malato), bisogna che faccia accertamenti molto accurati prima che si arrivi alla decisione di intervenire chirurgicamente sul “gozzo”. Non sarebbero ancora oggi da sottovalutare, i rischi collaterali all’intervento. Il rischio di danneggiare innanzitutto le corde vocali, il che potrebbe provocare quantomeno alterazione del timbro della voce se non addirittura la perdita della parola. Micrscopiche particelle, (consentiteci ancora il termine), sarebbero in ogni caso asportate e con esse la capacità del nostro corpo di prevenire ad esempio l’osteoporosi. Proprio per questo, chi si opera, bene che vada sarà costretto (a vita), a prendere delle pillole che integrino quanto mancante per l’intervento.
Redazione
22 Maggio 2012
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