Spettacolo e Cultura
Roma. Una nione delle Associazioni Culturali sul Territorio Nazionale? Danilo Campanella dice no!
ROMA – “E’ necessario allontanarci da puerili progetti politicizzanti e abbracciare un nuovo tipo di modus operandi, quello che si basa sulla cultura, sulla solidarietà e sull’umanitarismo” cosi ha parlato il presidente Gustavo Anghelotti sabato 14 luglio alla riunione dell’ente Unione Associazioni Scientifiche. La mattinata, ricca di spunti di riflessione e di opportunità relazionali, ha permesso di individuare alcuni dei motivi della crisi non solo politica ed economica, ma anche antropologica. Il presidente Cav. Gustavo Anghelotti ha rimarcato l’opportunità di tutte le associazioni ad unirsi per formare un unico organismo. Anghelotti, siciliano doc, ha permesso la rinascita, negli ultimi anni, di tavole rotonde in tutto lo Stivale, in luoghi pubblici e privati, al fine di risvegliare la mentalità culturale italica “assopita” come ha detto lo stesso scienziato “da decenni di mediocrazia massmedianica e di cultura di massa…
”L’intervento conclusivo è stato affidato all’ospite d’onore dott. Danilo Campanella, presidente dell’Associazione Filomati, applaudito dai diversi schieramenti di opinione per la capacità oratoria e per la fama ragguardevole che i filomati, da sempre, onorano con il loro operare. “Il progetto di unificazione delle diverse entità culturali, nazionali e sovrannazionali” ha chiosato Campanella “è a mio modo di vedere un miraggio svanito ormai da tempo, teorizzato da molti, ma irrealizzato e irrealizzabile. Troppe le voci in campo, troppi i tentativi di boicottaggio da parte dei potentati politici, troppa la tentazione del cittadino di vedersi depauperare di questa o quella identità accademica per poter venirsi incontro nella realizzazione di un progetto comune. Siamo nel Paese in cui è antropologicamente complesso perfino costituire una cantina sociale, perché ognuno giudica migliore il proprio vino, per poterlo mesciare con quello del vicino di campo. Non illudiamoci “ha continuato Campanella “la necessità di far emergere un coro di voci autorevoli, non per principio di autorità, ma per quello di verità, è necessaria oggi più che mai, oltre le tentazioni politiche e antipolitiche, dispotiche, illiberali, persino antireligiose. Il nostro fine è, e deve essere, da uomini di scienza quali, a volte, con troppa facilità ci autodefiniamo, la realizzazione della Civitate Homini, di quella grande agorà di dibattito che sarà il motore per la creazione della società dei giusti o, perlomeno, dei savi, e che conduca, oltre ai bizantinismi europeisti, alla vera, autentica, pace perpetua”. La riunione si è conclusa con un piccolo rinfresco che ha permesso a tutti di ristorarsi dopo due ore e mezza di dibattito (a condizionatori spenti), in una Capitale sempre più afosa.
Michele Serra.
…IL COMMENTO: Come da abituale costume di Fogliodisicilia.it, offriamo ai nostri lettori una breve riflessione (qui brevissima), sull’argomento. Partiamo dall’auspicata “opportunità di tutte le associazioni ad unirsi per formare un unico organismo”: Il sottoscritto è favorevole a ciò, e lo afferma subito e senza mezzi termini. Ciò, non perché la proposta provenga da un siciliano (il Presidente, Cav. Gustavo Anghelotti), ma perché, ove la Cultura, la Scienza ma anche la politica, non riescano a confrontarsi su vasta scala sull’intero territorio nazionale, il tutto, si richiude su sé stessi in un mondo dorato e consenziente ma al di fuori da una efficace e concreta applicazione alle problematiche del territorio e della gente comune. Credo sia chiaro il concetto.
È tuttavia per la gran parte vero quanto ha autorevolmente affermato in conclusione della stessa seduta il dott. Danilo Campanella, e cioè che “Siamo nel Paese in cui è antropologicamente complesso perfino costituire una cantina sociale”, ancora più vero è che bisogna “evitare i bizantinismi” che strangolano ogni sana volontà di crescere insieme e per il bene di tutti. Ma, se anche in Sicilia non mancano certo i Circoli della Cultura nella Storia, (recentemente, è stata restaurata la preziosissima tela di Michelangelo Merisi detto “Il Caravaggio”: “La resurrezione di Lazzaro” – mercoledì 25 Luglio l’inaugurazione di una mostra presso il Museo Interdisciplinare Regionale “Maria Accascina” di Messina), e nemmeno mancano Uomini validi che possano efficacemente cogliere gli insegnamenti di questa, è altrettanto vero che… a nulla vale appendersi la medaglia del sapere al petto, orgogliosi di applausi e gratificazioni conseguiti in “casa propria”, quando, in tutta sostanza… a pochi metri, c’è gente che muore letteralmente di fame. In questo, un richiamo alla solidarietà cristiana.
Giovanni Bonarrigo
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