Spettacolo e Cultura
Un anticiclone afoso dopo l’altro. Ma cosa sta accadendo al clima? (a cura di Adduso)
Adesso sta arrivando ‘’Lucifero’’. Precedentemente, in questa torrida estate, abbiamo avuto in ordine temporale gli anticicloni: Hannibal, Minosse, Scipione, Caronte e il Colosso dei Deserti. Quindi un po’ ci si domanda in effetti cosa stia accadendo al clima in generale. E quali conseguenze, anche collaterali, potremmo avere nel lungo termine ?
Ma qui il condizionale è però obbligatorio. Trattasi infatti di una scienza molto recente quella della meteorologia, seppure oggi favorita anche dai sistemi satellitari e da potenti tecnologie computerizzate che danno una maggiore certezza nelle previsioni. Ma come anche la vulcanologia e soprattutto le tettonica, e quindi i terremoti, c’è ancora molto da scoprire. E la certezza è sempre accompagnata da dubbi, tanto che non a caso si usa il termine ‘’previsioni’’.
Ma tornando più specificatamente al clima. Ad esempio è ormai acclarato che contribuiscono a bruschi cambiamenti della temperatura globale le emissioni vulcaniche. Ciò in quanto l’anidride solforosa, che è uno dei tanti gas emessi durante le eruzioni, si combina al vapore acqueo dell’atmosfera, trasformandosi in acido solforico che scherma i raggi solari così raffreddando il clima. Un effetto analogo avviene anche con la combustione di prodotti fossili, quali carbone, petrolio e gas naturale, nelle centrali elettriche. Ma anche l’oscillazione dell’asse terrestre, oppure i brillamenti sulla superficie del Sole, o anche la distanza della Terra da quest’ultimo che non è mai costante, fa sì che il calore solare arrivi un po’ affievolito sulla Terra o viceversa più intenso. Ecc.
D’altronde il clima è notevolmente variato nel corso degli ultimi recenti millenni, anche drasticamente. Tanto che il periodo tra il 1350 ed il 1850, è stato classificato come una mini era glaciale, tanto che il Tamigi gelava. Oppure di contro, la Groenlandia scoperta sul finire dell’800 d.C. significa ‘’Terra verde’’. Mentre oggi è notoriamente coperta da una coltre di ghiaccio spessa anche migliaia di metri. E d’altra parte, pure l’inizio e soprattutto la fine di grandi civiltà antiche ha coinciso con improvvisi cambiamenti climatici. Quella greca sbocciò nel 700 a. C. con l’arrivo di un clima temperato. E vide il suo declino dal 400 a.C. con l’incalzare di grandi inondazioni. Così come altrettanto quella romana d’occidente che fiorì con l’aumento della temperatura dal 100 a.C. per poi dissolversi in coincidenza del tracollo di quest’ultima nel 400 d.C. E così via per altre note o meno conosciute civiltà in tutto il mondo.
Oggi siamo in un momento in cui da un secolo e mezzo il caldo ha ripreso a salire. Da qualche tempo anche l’Uomo con il suo sviluppo tecnologico ci mette pure la sua parte. E rispetto al passato è questa anche la nuova incognita che la scienza tiene in attenzione. Poichè il problema non è tanto e solo sapere cosa avverrà. Ma quando succederà. Ad esempio, l’innalzamento della temperatura scioglierà certamente i ghiacci della Groenlandia. E l’acqua dolce che si riverserà nell’oceano diluirà l’acqua salata più pesante che precipitando dall’Artico negli abissi innesca tutto il motore mondiale delle profonde quanto immense correnti oceaniche, dette Termoaliniche, così pertanto interrompendo l’Atlantic Conveyore. A quel punto anche la corrente calda del Golfo del Messico smetterà di defluire verso l’Europa. In sostanza, in Europa, in particolare in quella nord occidentale e mediterranea, piomberemmo in breve tempo nel freddo polare, come fossimo sulle coste nord orientali degli Stati Uniti o quelle del Canada.
Concludo con un mia, per carità, modesta opinione. Chi pensa e scrive spesso che si può controllare il clima, è come se credesse che un nuotatore può ammaestrare una balenottera azzurra tirandola dalla coda. Ritengo invece che l’Italia, e soprattutto la UE, dovrebbero stimolare lo studio di questi fenomeni, incentivando anzi economicamente il merito di chi apporta nuove conoscenze scientifiche. Poiché se le estati saranno torride, gli inverni potrebbero anche diluviare. Almeno facciamo prevenzione.
Fonti:
Da domenica arriva Lucifero: in Sicilia ondata di caldo infernale
Arriva il “colosso dei deserti” la peggiore ondata di calore dell’estate
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