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DECRETO “LIBERALIZZAZIONI”: RC AUTO, SCORAGGIATO IL CONTANTE
Taglio del rimborso fino al 30% per chi chiede di essere risarcito in modo tradizionale. Inoltre, le compagnie potranno riparare direttamente i danni.
RISARCIMENTO: (in sintesi) – Il decreto sulle liberalizzazioni scoraggia l’uso del contante nel risarcimento dei sinistri: chi chiede di essere liquidato in modo tradizionale subirà una penalizzazione del 30%. Viene invece incentivata la riparazione dei danni nelle officine legate alle stesse compagnie di assicurazione.
I PREVENTIVI: Nella bozza del decreto liberalizzazioni è presente la norma che impone agli agenti assicurativi l’obbligo di fornire ai propri clienti almeno tre preventivi di polizze Rc auto offerte da compagnie in concorrenza tra loro al fine di incentivare una riduzione dei costi.
Il risarcimento per contanti dei sinistri Rc auto verrà scoraggiato. La norma probabilmente più rilevante per il settore assicurativo contenuta nella bozza del “pacchetto liberalizzazioni” del Governo è quella che consente alle imprese di risarcire i danni “in forma specifica”, cioè riparando direttamente le vetture nelle proprie officine, in luogo del pagamento di una somma di denaro al danneggiato a titolo di risarcimento. E le compagnie che forniranno”un’idonea garanzia sulle riparazioni, di validità non inferiore a due anni su tutte le parti non soggette ad usura ordinaria” – precisa la bozza di decreto – avranno un incentivo in più.
Qualora l’automobilista insista per un risarcimento in contante, la somma potrà essere decurtata del 30 per cento. Ben si comprende (afferma “Il Sole 24 Ore”, 20-02-2012), la logica del provvedimento. Le compagnie hanno tutto l’interesse a contenere i costi delle riparazioni, anche utilizzando autoricambi non originali (molto più economici) ed infatti sempre più spesso i maggiori gruppi offrono ai clienti la soluzione “chiavi in mano” attraverso una rete di officine proprie o convenzionate. La convinzione del Governo è che la riduzione delle spese si tradurrà in un contenimento tariffario. Nonostante questo, tuttavia, la penalizzazione del 30% sui rimborsi tradizionali in contanti appare eccessiva, una sorta di “franchigia” per chi ha diritto comunque ad un risarcimento equo.
21 Gennaio 2012
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