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SICILIA RALLY COLPO DA KO: IL MONDIALE 2012 NON E’ “COSA NOSTRA”. ULTIMA PROVA ALLA SARDEGNA
Rally d’Italia 2012. Sicilia contro Sardegna: Revocata la delibera del 17 Novembre, alla fine a spuntarla è stata l’isola dei quattro mori.
La lunga diatriba che ha visto contrapposte negli scorsi mesi Sicilia e Sardegna e vari settori dell’automobilismo italiano è finita: il Rally d’Italia 2012 si farà in Sardegna! La presenza prima a Montecarlo e poi in Svezia di alcuni rappresentanti dell’Aci Sport, in particolare di Antonio Turitto e Claudio Bortoletto, aveva già lasciato intendere che più di qualcosa “bolliva in pentola” verso questa soluzione e così è stato.
La scorsa settimana il Comitato Esecutivo dell’Aci, riunitosi a Roma, ha deliberato infatti che l’appuntamento italiano del Mondiale rally 2012, il penultimo in calendario della stagione, si svolgerà sugli sterrati sardi, dal 18 al 21 Ottobre. Il neo presidente dell’Aci e presidente della Csai, Angelo Sticchi Damiani, ha confermato così di aver creduto nel progetto Sardegna sino in fondo: Ne ha fatto un suo cavallo di battaglia, e alla fine è riuscito nel suo intento di mantenere la corsa sui collaudati sterrati dell’isola dei quattro mori, dove il rally iridato è approdato nel 2004.
“Il comitato esecutivo dell’Aci – ha dichiarato Sticchi Damiani – ha revocato la delibera del 17 Novembre, con tutti gli atti conseguenti, e ha deciso di fare ospitare nuovamente in Sardegna la manche italiana del Mondiale 2012. Questa soluzione è stata scelta visto l’impegno preso da parte della Regione Sardegna di finanziare l’edizione 2012 e di risolvere i problemi relativi ai contributi stanziati per l’edizione 2009 e 2010. La Sicilia, dal canto suo, quest’anno ospiterà eventi importanti, come l’arrivo del Giro d’Italia automobilistico, a Catania, una prova europea, a Pergusa, e la premiazione Csai di fine anno dei campionati italiani”.
ARRIVA UN MILIONE E MEZZO DI EURO
L’ipotesi di spostare la gara in Sicilia, come avrebbe voluto il presidente uscente dell’Aci Enrico Gelpi, non ha dunque avuto successo, perché quel progetto non ha offerto una piena e concreta fattibilità in base agli standard del campionato del mondo. Al resto poi ha pensato la Regione Sardegna, grazie al 1.500.000 euro stanziati dal Governatore, Ugo Cappellacci, per ospitare la corsa sugli sterrati dell’isola dei quattro mori. Una cifra congrua, visti i ritorni generati dalla manifestazione che lo scorso anno ha riservato un indotto pari a ben 13 milioni di euro sul territorio, sei milioni di contatti internet solo sul sito ufficiale del Mondiale rally, e un ritorno televisivo in tutto il mondo per l’isola dei nuraghi.
PERCORSO STERRATO DA 500 CHILOMETRI?
Sarà come sempre un format di quattro giorni ad ospitare la prova iridata tricolore, che manterrà la sua sede operativa e logistica ad Olbia, dove sarà certamente confermata la nuova location del parco assistenza dell’Isola Bianca. È ancora presto per parlare di percorso e della sede dello shake down, che sarà valido come prova di qualifica, ma saranno della partita le classiche speciali del Monte Lerno, e sicuramente lo sarà anche il power stage di San Giacomo, che l’anno scorso ebbe un grande successo. C’è anche l’ipotesi, suggestiva, di un percorso “long run” da oltre 500 Km, tipo quello che andrà in scena in Argentina a fine Aprile. In Sardegna il progetto è fattibile, i chilometri di sterrato per fare una prova endurance non mancano davvero: dipenderà dagli accordi che gli uomini dell’Aci Sport prenderanno con Michèle Mouton e con i Costruttori. Si parla anche di un roadshow o di una mini kermesse, sullo stile di quanto già proposto in Portogallo, da effettuare nel week-end precedente alla gara, in Toscana, probabilmente nel pisano. Un appuntamento al quale parteciperebbero tutti in team ufficiali e che darebbe un gradito ritorno del rally mondiale anche sulla penisola.
24 Febbraio 2012
Redazione
NOTA: Dati riportati dal settimanale Autosprint n°8 del 21 Febbraio 2012.
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