Storie di Sicilia
LA “TORRE DELL’ACQUA” DI SANTA TERESA DI RIVA. SALVIAMOLA!
A Santa Teresa, esistono ancora oggi ben 3 antiche torri di avvistamento, torre Saracena, torre del Baglio e torre Catalmo, ma quella di cui parliamo è la “torre dell’acqua”; nel gergo ferroviario, è il serbatoio di accumulo e riserva di acqua in dotazione ai principali impianti ed infrastrutture ferroviarie per le esigenze connesse al servizio. Ecco prima, alcune notizie in riferimento alla Stazione ferroviaria. La linea ferroviaria nella riviera jonica venne progettata a ridosso della SS 114 creando in massima parte uno spazio ristretto che successivamente venne edificato con una stretta fila di case.
A causa di tale disposizione, a Santa Teresa di Riva, si dovettero costruire ben 15 sotto passaggi (di cui 7 ancora oggi carrabili) tra la Strada Statale e l’area soprastante la linea ferrata. La stazione di Santa Teresa di Riva venne costruita al centro geografico del Comune (allora Furci, che ne era una frazione, c’era ubicata la sede municipale) nei terreni di proprietà di Giuseppe Avarna duca di Gualtieri (1843-1916) che comprendevano l’area sud di Torrevarata fino alla spiaggia, in una vallata che per riempirla venne sbancata una collinetta soprastante (come si riferisce il cappuccino Padre Giampietro (1881-1950).
Per rendersi conto dell’enorme quantitativo di terra che venne smossa, basta vedere la quota della via Reg. Margherita sottostante la stazione ferroviaria e il soprastante piazzale (circa 7 metri!). La tratta ferroviaria Messina-Giardini venne inaugurata il 12 dicembre 1866, mentre il tratto Messina – Catania, venne inaugurato il 3 gennaio 1867. Ma torniamo alla nostra “torre dell’acqua”, così definita perché è costituita da una vera e propria costruzione elevata a forma di torre, è nata contestualmente alle stesse ferrovie in quanto accessorio indispensabile per il funzionamento delle locomotive a vapore oltre che importante per le ordinarie necessità delle stazioni e dei depositi e rimesse locomotive.
Le torri dell’acqua venivano costruite a corredo delle stazioni principali, di quelle poste all’inizio delle tratte ferroviarie in salita e lungo il percorso a distanze strategiche l’una dall’altra. Adiacente alla torre dell’acqua di S.Teresa (ovviamente non più funzionante) esiste ancora oggi il pozzo, profondo circa 20 metri, dove veniva prelevata l’acqua e pompata nella torre e successivamente immessa, grazie ad una colonna idrica in ghisa, che era composta di una parte verticale a struttura tubolare fissa e da un braccio girevole che terminava con un raccordo curvo verso il basso e rastremato per convogliare l’acqua verso il treno in sosta. Lateralmente alla torre (lato via Salita Stazione) ancora oggi si può notare lo strumento che segnalava il livello interno dell’acqua. La torre dell’acqua di S.Teresa, edificata nei primi anni del ‘900, è l’unica rimasta tra Messina e Giarre e credo sia doveroso venga posto il vincolo di salvaguardarla, da parte della Soprintendenza AA BB CC di Messina, dalla possibile demolizione poiché, oltre che vera testimonianza del passato, ormai fa parte del paesaggio circostante.
17 Febbraio 2012
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