Fiumedinisi
FIUMEDINISI. DE LUCA: SIGNOR PROCURATORE LO FORTE… SI LEGGA LE CARTE!
FIUMEDINISI (Messina) – 4 Marzo 2012. Il pubblico delle grandi occasioni, nonostante il freddo pungente della sera, era lì ad ascoltare dalla viva voce del tutt’ora indagato Cateno De Luca, i promessi ultimi sviluppi (ed i nomi e cognomi dei protagonisti), della travagliata e complicata vicenda giudiziaria, susseguenti al suo arresto avvenuto circa nove mesi fa proprio a Fiumedinisi e di cui parlarono i principali quotidiani.
“Signor Procuratore Lo Forte” -ha subito tuonato non appena salito sul palco, il deputato di Sicilia VERA- “si legga bene le carte che le abbiamo inviato”. Infatti, proprio carte alla mano, De Luca ha ripercorso nella pubblica piazza antistante la chiesa di San Pietro, alla luce delle indagini del suo avvocato, (Carlo Taormina) ma svolte anche di altri suoi legali, i retroscena dell’impianto accusatorio nelle varie fasi e nelle figure, al dire dell’ex sindaco di Fiumedinisi, coinvolte in un abile complotto. “Mi hanno fatto passare -ha fra le altre cose affermato- per il persecutore di persona disabile (famiglia Giardina), e quindi losco e criminale individuo da arrestare per poi buttare via la chiave”. Deposizioni, quelle dell’accusa, a suo dire in più occasioni contraddittorie nell’esposizione dei fatti. De Luca ha raccontato di “figure concusse con la politica anche fra i membri della sua minoranza consiliare, in un sistema abilmente architettato nei particolari e nei tempi di esecuzione. Ha più volte ribadito senza mezzi termini: “contro me è stato progettato un complotto atto ad eliminarmi in ognuno dei ruoli da me stesso ricoperti”. Raccontarvi tutto? Sarebbe come scrivere un romanzo di Luigi Pirandello.
NOTA: Nel VIDEO potete apprezzare alcuni scorci salienti (della prima ora) del discorso di Cateno De Luca.
Redazione. 04 Marzo 2012
L’ON. CATENO DE LUCA COLTO DA MALORE DEL COMIZIO DURATO TRE ORE, RICOVERATO E POI DIMESSO DALL’OSPEDALE “Sirina” DI TAORMINA
06/03/2012 – L’on. Cateno De Luca, il 4 marzo u.s. alla fine di oltre tre ore di comizio tenuto in Piazza San Pietro, era stato ricoverato verso le ore 23.00, su insistenza del Dott. Leonardo Racco, presente tra il folto pubblico, all’ospedale Sirina di Taormina, a seguito di un breve svenimento e forti dolori al petto.
Dopo una nottata passata in terapia intensiva nel Reparto di Cardiologia, diretta dal Prof. Rosario Evola, gli è stata diagnosticata una pericardite acuta, causata dalle sue attuali, non ottimali, condizioni fisiche (accumulo di forte stress e perdita di circa 20 kg negli ultimi 6 mesi).
“Ringrazio tutto il personale medico e paramedico del Reparto di Cardiologia – dichiara l’on. Cateno De Luca – che mi ha consentito di sottopormi a tutti gli esami del caso, non interrompendo, tra una flebo e l’altra, il definitivo lavoro che sto completando per il Procuratore Capo della Repubblica di Messina, Guido Lo Forte, e che servirà a dimostrare incontestabilmente a tutti i Siciliani che l’on. De Luca non c’entra nulla con quel personaggio dipinto dagli Organi Inquirenti nell’ordinanza di arresto che lo ha ingiustamente colpito il 27 giugno 2007.
Sono passati oltre tre mesi – conclude De Luca – dal deposito della nostra richiesta di archiviazione e nonostante la Suprema Corte di Cassazione, il 20 dicembre u.s., ha chiaramente stabilito che De Luca non poteva essere arrestato, ancora attendiamo che gli Organi Inquirenti decidano quando deve finire il calvario dell’on. Cateno De Luca”.
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