Furci Siculo
FURCI SICULO. “CRESPELLATA DI SAN GIUSEPPE” IN PIAZZA SACRO CUORE
FURCI SICULO (Messina) – Come è ormai tradizione furcese da dieci anni a questa parte, Domenica 18 Marzo a partire dalle 18:30, in Piazza Sacro Cuore si svolgerà la consueta “Crespellata di San Giuseppe”. La manifestazione, organizzata dall’Ass. Turistica Pro Loco di Furci Siculo, intratterrà le tante famiglie passanti nonché i turisti che vorranno prendervi parte, anche con da canti e balli folkloristici ai quali tutti, grandi e piccini, potranno unirsi a noi.
ARTICOLO CORRELATO: 19 MARZO: FESTA DEL PAPA’ E DI SAN GIUSEPPE (riflessione di Pina Abate)
17 Marzo 2012
CRESPELLE CON LA RICOTTA
Ingredienti:
Per l’impasto:
600 g di farina di semola di grano duro, 25 g di lievito di birra, circa 500-600 ml di acqua, 300 g di ricotta, 6 g di sale.
Per friggere:
500 g di strutto.
Preparazione:
Disporre la farina e il sale in una ciotola, preferibilmente di ceramica, fare la fontanella al centro e versare a poco a poco l’acqua tiepida, mescolando in continuazione.
A parte sciogliere il lievito in due dita di acqua tiepida ed unirlo al composto.
Continuare a sbattere finché l’impasto si staccherà dalla pentola.
L’impasto deve risultare piuttosto liquido e fluido.
Coprilo con un panno do lana e lasciarlo lievitare per 2-3 ore.
Nel frattempo setacciare la ricotta.
Versare lo strutto in un tegame dai bordi alti e lasciarlo sciogliere.
Intanto preparare vicino al tegame il piatto con la ricotta e una ciotola piena di acqua fredda.
Appena lo strutto avrà raggiunto la giusta temperatura, afferrare con la mano destra un pezzetto di pasta di circa 30 g, inserire con la sinistra al suo interno un pezzetto di ricotta e chiudere velocemente l’impasto con le due mani, lavorandolo in modo da dargli una forma tondeggiante.
Friggere, poi, la “crispedda” nello strutto caldo.
Sciacquare velocemente la mano destra nell’acqua e ripetere l’operazione.
Avere, però, l’accortezza di friggere poche “crispeddi” alla volta.
Appena diventeranno gonfie e dorate, prelevarle con una schiumarola forata e metterle a sgocciolare su carta assorbente da cucina.
Ripetere l’operazione fino ad esaurimento della pastella.
Servire immediatamente.
NOTE:
- Per agevolare il procedimento, è importante bagnare nell’acqua, volta per volta, la mano che afferra la pasta.
- È, anche, importante la velocità con cui viene prelevato, farcito e fritto l’impasto.
- La quantità di acqua è puramente indicativa, perché dipende dalla capacità di assorbimento della farina.
- La pastella deve risultare molto liquida.
- Se gradito, le “crispeddi cca ricotta” possono essere cosparse di zucchero.
CURIOSITÀ:
- In dialetto catanese: “CRISPEDDI CCA RICOTTA”
- Si tratta di una preparazione tipica del Catanese.
- È uno dei cibi di strada più apprezzato.
Spesso, ancora oggi, viene servito nei cartocci di carta gialla da pasta. - I “crispeddi” vanno consumati immediatamente, ancora fumanti.
- Per la loro perfetta preparazione un ingrediente fondamentale è la bravura dei “crispellari”, difficilmente raggiunta in ambiente domestico.
- La preparazione prende il nome di “Crispeddi” (Crespelle), perché la pasta lievitata, a contatto con lo strutto bollente, s’increspa immediatamente.
- Molti “crispellari” friggono le “crispelle” in due riprese, per dare compattezza e colore alla pasta.
- In genere, però, nella preparazione casalinga, si friggono le “crispelle” in un’unica volta.
Invia un Commento