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SCIOPERO IN SICILIA: rimossi i blocchi, la protesta dei forconi non si ferma
Si tenta di tornare alla normalita’ in Sicilia, quando si e’ giunti al sesto giorno della protesta di ‘Forza d’urto’. Ma non ovunque e non allo stesso modo e con la stessa intensita’. A Gela, uno dei fronti piu’ caldi della protesta, nei luoghi d’accesso alla citta’, buona parte dei blocchi e’ stata quasi del tutto rimossa. A proseguire la protesta, con tir e trattori, rimane qualche dimostrante aderente al comitato ‘Forza d’Urto‘ e al movimento dei ‘Forconi’.
Stamane, al petrolchimico, i turnisti sono entrati regolarmente, dopo che nei giorni scorsi il blocco in atto, aveva minacciato la regolare messa in marcia degli impianti. Iniziano ad arrivare i primi rifornimenti di carburante nei distributori e negli scaffali dei supermercati tornano i beni di prima necessita’. Gli autocompattatori dell’Ato Ambiente Cl 2, fermi da cinque giorni, sono tornati a garantire il servizio di raccolta dei rifiuti, dopo l’allarme scattato in citta’ per le condizioni igienico – sanitarie.
Le attivita’ commerciali sono regolarmente aperte e si circola liberamente. Stesso discorso nell’ennese, allo svincolo Catenanuova dell’autostrada A19 Palermo Catania, dove e’ stato rimosso il blocco. Oggi i manifestanti hanno chiesto ed ottenuto il permesso per mantenere un presidio nel piazzale antistante il distaccamento della Polstrada di Catenanuova. Ad autorizzare anche la sistemazione di un gazebo, e’ stato il questore di Enna Salvatore Patane’: “E’ gente di grande sensibilita’ che ha capito l’esigenza di cessare il blocco”.
Ma resta difficile la situazione ai caselli di Messina e Catania, cosi’ come nella statale 115 nell’agrigentino, dove i blocchi al momento permangono, come conferma la polizia stradale. Il leader del Movimento dei forconi Martino Morselli detta agli autostraportatori e agli agricoltori la linea della nuova fase della protesta: “Siamo pronti a tutto, ma occorre adesso far riprendere il trasporto delle merci. L’agitazione continuera’ fino al 26 e sara’ visibile nei presidi, consentendo pero’ ai tir di scorrere”. Troppo lento, al momento, appare pero’ l’avvio di questa diversa forma della mobilitazione.
Cosi’ resse e tensioni si registrano ai distributori di benzina, con lunghe file agli impianti a caccia di litri di carburante. Le autocisterne fanno la spola con i distributori, ma perche’ si torni alla normalita’ ci vorra’ tempo. Il 26 e’ il giorno dopo l’annunciato incontro tra Mario Monti e Raffaele Lombardo e, evidentemente, i manifestanti non vogliono presentarsi in disarmo. Se, dunque, il questore di Enna Salvatore Patane’ assicura che “nell’ennese i blocchi sono cessati”, altrove, come in provincia di Siracusa, la situazione e’ diversa. I presidi dei manifestanti sono presenti agli svincoli autostradali della “Siracusa-Catania” e della “Siracusa-Gela” ed agli ingressi delle raffinerie situate nella zona industriale di Priolo. Un altro gruppo di manifestanti ha spostato la protesta al pontile della Baia di Santa Panagia, alle porte di Siracusa, dopo aver sciolto i blocchi sulla statale “114”.
A Lentini, alcuni tir partiti da uno dei presidi allo scadere della mezzanotte sono stati fermati sulla statale “194” all’altezza di Francoforte. L’unita’ di crisi alla prefettura di Siracusa sta monitorando l’evolversi della situazione. In viale Tunisi, nella zona alta della citta’, si registra una coda lunga piu’ di un chilometro e mezzo per l’apertura di un distributore di carburante. A Messina la situazione ai caselli in entrata ed uscita di Tremestieri e Villafranca Tirrena e’ rimasta pressoche’ invariata dopo la decisione del movimento di proseguire la protesta almeno fino a mercoledi’ prossimo.
Tir e camion rimangono fermi lasciando passare, come sempre, le auto private, i pullman e gli altri mezzi. Nella zona della Valle dei Templi, ad Agrigento, dove la situazione da giorni e’ piu’ grave che altrove sul fronte del carburante, sono presenti ancora i tir e sul posto sono giunte decine di carabinieri.
(AGI) Palermo – 21 Gennaio 2012
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