Nizza di Sicilia
NIZZA DI SICILIA. “CITTADELLA DELLA SPERANZA” : DI TOMMASO, RINGRAZIA MAGGIORE
NIZZA DI SICILIA (Messina) – Giornata storica per la cittadina jonica. Centro Sociale ONLUS, ore 17:00. Calorosissima accoglienza da parte dei tanti sindaci jonici, delle autorità, giornalisti, televisioni locali, ecc. per i ritardatari Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Sicilia e per l’Assessore alla Sanità Russo, ultimo ad arrivare a bordo di un’Audi A6, blu.
Ad accoglierli, al tavolo della conferenza stampa (in un tripudio di pubblico e di flesh fotografici (approntato per l’occasione sul proscenio del teatro comunale), il dott. Ulderigo Diana, figura umile ma certamente coriacea ed elemento cardine in questi anni, persona che ha portato con mano il Centro Sociale sino al tragurdo di oggi e che certamente proseguirà la sua opera convintamente e con successo.
Proprio il dott. Diana è il primo a prendere la parola. Si rammarica del’assenza del presidente. Dice: “manca purtroppo qualcuno, e questo qualcuno è il Prof. Briguglio, il Presidente dell’Associazione, che per motivi di salute non può essere presente”. continua – “io sono un genitore di un soggetto autistico, tanto lavoro si è fatto in questi anni […] da oggi faremo un passo avanti, perché faremo anche terapia. Una Cooperativa sociale, in un secondo step, al secondo piano della struttura, offrirà attività lavorativa per questi ragazzi".
Ma è già il turno del primo cittadino dott. Pippo Di Tommaso: “Tutto è iniziato nel 1998, ricorda. Ringrazio tutti, oggi che abbiamo qui il massimo (si riferisce agli alti esponenti della politica ma anche alle autorità ed al pubblico proveniente da ogni dove)”. Prosegue parlando del lavoro dei volontari: “un’attività svolta con anni di volontariato, di sacrifici di tutti e, oggi si cambia. Da Centro del volontariato si finisce con un Centro di Lavoro e quindi sviluppo. Un’attività, che coinvolgerà addirittura il turismo, e a questi ragazzi che sono stati presi dalla malattia, darà loro lavoro”.
Aggiunge: “Operatori verranno dell’ASP, aggiungendo all’amore, alla solidarietà, un tratto scientifico”. Conclude: “Sono indeciso se dire prima Maggiore, (ha lasciato in dono una cospiqua cifra in denaro per l’associazione “Vivere Insieme”, ndr), o dire prima la Caritas, che hanno consentito che si realizzasse quella parte di opera relativa alla “Speranza”. Il pubblico grida Maggiore, Maggiore. Di Tommaso allora: “Qui mi dicono Maggiore”. Esplode un lungo e scrosciante applauso dalla platea. Seguiranno poi gli altri interventi ed il successivo taglio del nastro della struttura.
23 Marzo 2012
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