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ROCCALUMERA. ADESSO, MIASI CHIEDE AIUTO AL MINISTRO CANCELLIERI
Gentile Ministro, due giorni orsono Lei ha ricordato che i “ Sindaci sono pubblici ufficiali e, in quanto tali, sono tenuti ad osservare le leggi dello Stato ivi compresa l’applicazione dell’IMU.” Sul punto La rassicuro, e penso di parlare anche a nome di tanti altri Sindaci, che il nostro dovere, come sempre, lo faremo anche se non è stato elegante da parte Sua ammonire i Sindaci a fare il loro dovere facendo intendere, in caso contrario, che potrebbero esserci delle conseguenze.
Noi Sindaci, quando Lei, il senatore Monti e gli altri Ministri, non eravate comparsi all’orizzonte, quando nelle cronache dei giornali e delle TV impazzava il bunga bunga e le storie di ordinaria politica erano infarcite di ruberie e malversazioni, eravamo al nostro posto tra la gente , a contatto con il disagio sempre crescente e di fronte al quale, e questo è il punto,il governo di cui Lei fa parte mostra una sorta di fastidio come se il destino di tanti milioni di cittadini in difficoltà non fosse affare Vostro.
Non voglio scadere nelle facile demagogia ricordando che, Lei, ed assieme a Lei i componenti del governo, godete, beati Voi, di una invidiabile posizione reddituale; non sarebbe elegante ma è importante per rammentarLe, sig. Ministro, che non tutti hanno la fortuna di avere un reddito come il Vostro anzi vi sono milioni di italiani inchiodati alla soglia dei mille euro quando non milioni di disoccupati e pensionati a € 500 euro.
Abbiamo condiviso i Vostri provvedimenti con la consapevolezza che era una medicina amarissima ma che andava ingoiata: cito l’innalzamento dell’età pensionabile, l’IMU, l’aumento dell’iva, e via di questo passo.
Ci saremmo aspettati, sig. Ministro dell’Interno, certamente da Lei che in passato ha ricoperto, con onore ed efficienza, il ruolo di prefetto e quindi vicino alla gente , che comprendesse immediatamente che i sacrifici non possono e non debbono essere richiesti ad una sola parte, cioè alla massa indifesa dei cittadini semplici, ma andavano equamente distribuiti.
Lei crede che sia possibile, e a lungo, continuare ad accettare che ci siano persone, tante Le assicuro, che in un anno,tra stipendi,poltrone di sottogoverno, gettoni di presenza ed altro, portino a casa oltre UN MILIONE DI EURO, e,dall’altro lato, tantissime persone disoccupate o a basso reddito che stanno a guardare.
Lei come Ministro dell’Interno, e quindi soggetto qualificatissimo, dovrebbe osservare qualcosa di inquietante e cioè che, a parte talune frange rumorose di contestatori più o meno abituali,la stragrande maggioranza del popolo italiano sta in un silenzio tombale.
La inquieti questo sig. Ministro perché, è sempre stato così: quando un popolo sta in silenzio e non partecipa vuol dire che ha altro per la testa e che non riuscirà a sopportare il peso oltre la misura.
Non vorrei essere facile profeta: il rischio è, se non riequilibrate presto e bene la bilancia, che tra non molto apparirà all’orizzonte un “ unto dal Signore” e spegnerà la luce della democrazia alla quale io, Lei e tanti e tanti milioni di italiani crediamo ancora fermamente.
Se c’è batta un colpo ed esorti il nostro Presidente del Consiglio e parlare meno di numeri, di spread, di borse, di tassi di interesse e più di speranza, di futuro, di equità, di giovani , parli alle famiglie, condivida il disagio che proviamo in tantissimi, parli della disoccupazione, dei giovani senza lavoro.
Questo ci attendiamo tutti.
(06 maggio 2012)
Con stima. Gianni MIASI SINDACO DI ROCCALUMERA
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